Come funziona l’Abs dell’auto? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo sistema di frenata in sicurezza molto comune nei veicoli (e sul suo acronimo).
Un’auto dotata di Abs è sinonimo di veicolo che viaggia in sicurezza per tutti. Ormai le vetture di serie, di tutti i tipi e dimensioni, sono dotate di questo sistema che svolge un ruolo importantissimo nel processo di frenata in strada. Ma che cos’è e come funziona l’Abs? Ecco cosa c’è da sapere sul suo funzionamento, su come mai si chiama così e perché è diventato un sistema centrale nel mondo degli autoveicoli!
Abs: come funziona e che cos’è
La sigla Abs ha un significato particolare, in quanto è acronimo di Antilock Braking System. In soldoni si tratta di un sistema di frenata assistita, che tradotto letteralmente si può anche intendere come sistema di anti bloccaggio delle ruote quando il conducente frena bruscamente, magari anche su un terreno scivoloso o poco aderente.
Il funzionamento dell’Abs è molto semplice: il sistema si attiva quando c’è una brusca frenata da parte del guidatore dell’auto, ed esso permette alle ruote di non bloccarsi completamente e quindi di dare più aderenza sul terreno non facendo slittare o sbandare il veicolo. In pratica esso consente di diminuire la forza della frenata sebbene la grande forza che si usa quando si frena in maniera rapida e inaspettata.
Quali sono gli aspetti positivi dell’Abs? Sono molti, in particolare la maggiore aderenza dei pneumatici sulla strada in caso di frenata brusca, e la maggiore stabilità dello sterzo. Inoltre il sistema è elettronico e controlla la velocità di rotazione di ogni singola ruota in rapporto alla velocità in cui si sta procedendo sulla strada.
Altri benefici sono il mantenimento della guidabilità, e quindi la non perdita di controllo del veicolo in modo da evitare incidenti dovuti alla brusca frenata, ma anche l’abbassamento dello spazio di frenata, che è molto utile per evitare collisioni in seguite a frenate in situazioni di emergenza. In parallelo a questi bisogna anche dire che esistono degli svantaggi, legati al tipo di terreno che si percorre. Se esso non è omogeneo, e cioè che può essere sterrato, quindi fango, neve o terra battuta, il sistema non si riesce ad essere efficace in maniera perfetta. In alcuni fuoristrada o vetture di questo genere è anche possibile escludere manualmente il sistema Abs, in modo da evitare inconvenienti legati alla superficie non indicata per l’uso.
Come si capisce che l’Abs in macchina è entrato in funzione?
È capitato a qualsiasi guidatore di frenare in maniera brusca, per evitare una collisione con un’altra auto e per non sbandare. Su terreni in cui è difficile tenere una buona aderenza sulla strada, l’Abs ci viene in soccorso (anche se non può fare miracoli, in particolare su strade ghiacciate in cui non è semplice mantenere l’aderenza sull’asfalto). Esso permette di aumentare l’aderenza sulla superficie della strada evitando l’effetto “pattinamento“.
Per capire se l’Abs è entrato in funzione, il guidatore sente delle vibrazioni sullo sterzo. La spia omonima invece non si accende al momento dell’attivazione, ma quando si mette in moto la macchina, facendo un controllo se il funzionamento è regolare del sistema. Bisogna sempre prestare attenzione alla spia luminosa che si accende sul cruscotto, per evitare spiacevoli sorprese mentre si è alla guida.
Se la spia si accende dopo il controllo iniziale all’accensione del veicolo, bisogna tenere presente che ci potrebbe essere un’avaria al sistema, e che quindi è meglio rivolgersi a un meccanico o a un esperto per stabilire se c’è un danno e la sua entità (oltre a evitare di sbandare con l’auto e scivolare).
Chi ha montato per primo il sistema Abs sui veicoli?
Questo sistema di per sé è abbastanza datato, anche se è diventato uno standard importantissimo per quasi tutte le case automobilistiche del mondo. La prima di queste che ha introdotto questo sistema è la svedese Volvo, leader in fatto di sicurezza sulle sue auto. Era il 1974 quando venne equipaggiata la prima auto con questo sistema.
Visto il successo, la Bosch commercializzò il sistema a partire dal 1978. Le case automobilistiche se ne equipaggiarono tutte, in particolare la prima auto italiana ad averlo fu la Lancia Thema, nel 1984.
Dal 2004 l’Abs è diventato obbligatorio per tutte le auto nuove, e dal 2016 per tutti i veicoli che hanno una cilindrata uguale superiore al 125. Infatti, per l’effetto anche dell’abbassamento notevole dei costi di produzione, esso viene montato anche sugli scooter e sui motocicli.
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