Abusi nella Chiesa, il nuovo report è uno scandalo: i dati dalla Cei
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Abusi nella Chiesa, il nuovo report è uno scandalo: ecco i dati dalla Cei

Vaticano

Abusi nella Chiesa: i dati del nuovo report Cei mostrano 118 vittime nel 2023-2024. Età, genere e regioni coinvolte rivelano uno scenario preoccupante.

Il terzo rapporto ufficiale pubblicato dalla Cei sugli abusi sessuali nella Chiesa fornisce nuovi dati allarmanti relativi al biennio 2023-2024. Secondo quanto riportato da Il Tempo, le presunte vittime registrate sono state 118, segnando un aumento rispetto agli anni precedenti. Nonostante l’appello di Papa Leone XIV alla pace e alla speranza, il “diavolo” continua a insinuarsi nelle pieghe più oscure delle istituzioni religiose, mettendo a dura prova la fiducia dei fedeli. Ecco i dati del dettaglio.

Papa Leone XIV presiede la sua prima Santa Messa nella Cappella Sistina

Abusi sessuali nella Chiesa: le fasce d’età più colpite nel 2023-24

Nel nuovo rapporto della Cei, emerge chiaramente un cambiamento nelle fasce d’età più colpite dagli abusi. A differenza dei periodi precedenti, in cui la maggioranza delle vittime si collocava tra i 15 e i 18 anni, nel biennio 2023-2024 la fascia più rappresentata è quella tra i 10 e i 14 anni, con 36 casi su 115, pari al 31,3%. Questo dato è in linea con quanto già riscontrato nel 2020-2021.

Un altro dato significativo riguarda le presunte vittime over 18, che nel biennio in esame sono state 35, pari al 30,4%. Questa presenza di adulti tra le vittime potrebbe indicare episodi emersi solo dopo molti anni dai fatti. I dati del 2022, invece, mostravano una prevalenza nella fascia 15-18 anni, con 25 casi su 54 (46,3%).

Genere e distribuzione geografica delle vittime

Il rapporto, aggiunge Il Tempo, fornisce anche informazioni dettagliate sul genere e sulla distribuzione territoriale delle presunte vittime. Dei 115 casi per cui si hanno dati completi, 64 sono maschi e 51 femmine. La prevalenza maschile rimane significativa, anche se la differenza non è marcata.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, la maggior parte delle vittime, sia maschili che femminili, si concentra al Nord Italia: 44 femmine e 46 maschi. Seguono il Sud con 2 femmine e 11 maschi, e infine il Centro con 5 femmine e 7 maschi.

Leggi anche
Sposarsi aumenta il rischio di una grave malattia: lo ha rivelato un importante studio

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 28 Maggio 2025 17:39

Sposarsi aumenta il rischio di una grave malattia: lo ha rivelato un importante studio

nl pixel