Orribili abusi in parrocchia: capo scout estorce foto intime e ricatta i minori

Orribili abusi in parrocchia: capo scout estorce foto intime e ricatta i minori

Scandalo in una parrocchia a Terracina: sospese le attività per accuse di abusi su minori, accusato un assistente capo scout di 18 anni.

Le attività del gruppo scout di una parrocchia di Terracina, in provincia di Latina, sono state bruscamente interrotte dopo che un giovane capo scout è stato accusato di abusi sessuali su minori.

Una decisione dolorosa ma necessaria, presa dall’Agesci per proteggere i bambini coinvolti. Il caso ha scosso profondamente la comunità, lasciando sgomenti genitori e ragazzi.

Capo scout accusato di abusi: il caso a Terracina

Un assistente capo scout di appena 18 anni, come riportato da Leggo.it, è finito al centro di un’indagine per gravi reati legati ad abusi su minori.

La vicenda è emersa quando due minorenni hanno ricevuto su Instagram un messaggio da un profilo apparentemente appartenente a una coetanea, che chiedeva loro foto intime.

In realtà, dietro quel profilo si nascondeva il giovane assistente scout, che successivamente ha cercato di estorcere denaro alle vittime minacciando di diffondere le foto ricevute.

Una volta sporte le prime denunce, la Polizia Postale di Latina è intervenuta rapidamente, sequestrando smartphone e tablet del sospettato.

Le indagini hanno rivelato un ulteriore episodio scioccante: un bambino di soli 10 anni avrebbe subito abusi all’interno della parrocchia frequentata dal giovane.

La stessa parrocchia, tra l’altro, frequentata in passato da un ex insegnante di religione già imputato per violenza sessuale su cinque minori.

Le indagini in corso

Il sostituto procuratore della Repubblica di Roma ha aperto un’inchiesta e gli investigatori stanno attualmente analizzando i dispositivi sequestrati al giovane indagato.

Oltre a ciò stanno cercando di raccogliere testimonianze, anche dai minori, per chiarire ulteriormente la vicenda.

La pedofilia e la pedopornografia sono due fenomeni che continuano a preoccupare l’Italia. Come riportato da un recente studio, solo nel nel 2023, sono 1100 le persone denunciate.

La speranza è, dunque, che le indagini possano fare luce su tutti gli aspetti del caso, per rendere giustizia alle vittime e prevenire futuri episodi simili.

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