Una lettera a Vittorio Feltri riaccende il dibattito sullo sgombero del centro sociale Leoncavallo: la sua risposta è una nuova stoccata contro la sinistra.
L’imminente sgombero del centro sociale Leoncavallo sta creando un acceso dibattito pubblico, soprattutto dopo la pubblicazione di una lettera di un lettore, Alberto Tonini, sul sito de Il Giornale. La missiva, indirizzata a Vittorio Feltri, esprime profonda preoccupazione per la gestione del caso e critica aspramente le istituzioni.
“Gli abusivi vengono coccolati dalla sinistra”, affondo di Feltri
Tonini scrive: “Leggere ancora una volta che l’ordine di sgombero del ‘centro sociale/mamme antifasciste’ Leoncavallo, previsto per il prossimo 25 gennaio, non produrrà nessun effetto pratico se non quello di una possibile proposta del Comune di Milano di regalare loro un capannone abbandonato in periferia…”.
La sua lettera critica la mancanza di rispetto delle leggi e l’incapacità delle istituzioni di farle rispettare.
La risposta di Vittorio Feltri non si è fatta attendere. L’editorialista concorda appieno con le preoccupazioni del lettore, definendo la situazione una “soperchieria”.
È stato esplicito nel suo giudizio: “Gli abusivi vengono compresi e coccolati dalla sinistra, si cerca per loro una soluzione, gli si offre un altro spazio; mentre le vittime… vengono considerate alla stregua di usurpatori insensibili e meschini”.
Feltri ha anche sottolineato come l’amministrazione comunale, guidata da Beppe Sala, stia tentando di trovare una soluzione per il Leoncavallo, offrendo un capannone industriale in zona Rogoredo.
Tuttavia, ha criticato il fatto che nessuno sembri preoccuparsi del risarcimento per i legittimi proprietari, la famiglia Cabassi.
L’intera vicenda mette in luce una frattura profonda tra istituzioni e cittadini. Da una parte, il Comune di Milano cerca di evitare scontri diretti con i centri sociali, dall’altra, una parte della popolazione vede in questa scelta un segnale di debolezza e complicità con l’illegalità.
Le possibili conseguenze dello sgombero
Se lo sgombero dovesse effettivamente avvenire, le ripercussioni potrebbero essere significative.
Non solo potrebbe generare tensioni sociali, ma anche alimentare ulteriori conflitti politici. Feltri conclude la sua risposta con un monito: “Alla collettività viene trasmesso il pericoloso messaggio che porre in essere comportamenti puniti dalla legge… possa non avere alcuna conseguenza”.