Il ministro Giorgetti conferma un possibile intervento sulle accise dei carburanti: riduzione per la benzina e aumento per il gasolio.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha confermato un possibile intervento sulle accise dei carburanti. Durante un’audizione sul Piano strutturale di bilancio (Psb), Giorgetti ha dichiarato: “Abbiamo scritto allineamento, che è un obbligo che deriva da impegni europei rispetto ai sussidi ambientalmente dannosi. Significa che probabilmente ci sarà una diminuzione delle accise sulla benzina e un aumento di quelle sul gasolio”. Ha poi sottolineato che l’intervento sarà applicato con gradualità, per evitare contraccolpi negativi alle categorie professionali che dipendono dall’uso del gasolio.
Le motivazioni dell’intervento di Giorgetti
Le parole di Giorgetti fanno riferimento alla necessità di rispettare gli obblighi derivanti dalle raccomandazioni della Commissione Europea e dal Piano per la transizione ecologica del 2022. Come già anticipato dal ministero, l’intervento sarà in linea con gli impegni previsti dal Pnrr e punterà a ridurre i sussidi ambientalmente dannosi. Tuttavia, il ministro ha specificato che “l’intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell’innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensì in una rimodulazione delle due”. Questo significa che ci sarà un adattamento graduale delle accise, con l’obiettivo di armonizzare la fiscalità tra i due combustibili in base ai loro diversi impatti ambientali.
Il supporto della Corte dei Conti
Anche la Corte dei Conti ha espresso il suo parere favorevole sull’allineamento delle accise. Durante un’audizione, l’organo ha sostenuto che, secondo il “Catalogo sui sussidi ambientali del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 2022”, il gasolio presenta maggiori costi esterni specifici rispetto alla benzina, in termini di inquinamento da particolati e ossidi di azoto. Per questo motivo, la Corte ha sottolineato che un trattamento fiscale preferenziale per il gasolio non è giustificato e ha sostenuto l’allineamento. La relazione della Corte riporta che l’intervento corrisponde alla rimozione di uno dei più discussi sussidi ambientalmente dannosi.
La Corte ha inoltre osservato che altre agevolazioni per i carburanti non appaiono giustificate alla luce degli obiettivi di decarbonizzazione del trasporto, ma ha criticato il governo per non aver fornito indicazioni precise su una più ampia riforma dei regimi agevolativi nel Psb.