Alessandra Piga fu uccisa con 15 coltellate, l’ex compagno è stato arrestato dopo essere stato intercettato dagli inquirenti.
L’uomo straniero aveva già precedenti penali che hanno portato la polizia ad intercettare il suo telefono. Il momento della tragedia, a cui assistì anche il loro figlioletto, è stata registrata diventando prova del delitto. Il marocchino è stato condannato all’ergastolo e secondo le ricostruzioni la 25enne non sarebbe scappata via per proteggere suo figlio.
Il 12 giugno 2021 Alessandra Piga è stata uccisa dal suo compagno trentenne marocchino, Yassine Erroum, a Castelnuovo di Magra (La Spezia). L’allora 25enne era mamma del figlioletto che ha assistito al suo accoltellamento. Secondo quanto appreso, la donna avrebbe cercato di proteggere il bambino dall’ira dell’uomo.
Le ricostruzioni
La giovane mamma, originaria della Sardegna, era con il loro figlioletto. Con loro però era presente anche la nuova compagna di Erroum, il marocchino che dopo l’omicidio è stato condannato all’ergastolo. Durante l’udienza, il pubblico ministero Alessandra Conforti ha ricostruito la dinamica del delitto.
Alessandra avrebbe chiesto all’uomo un aiuto economico per il loro bimbo ma lui, sotto l’effetto di stupefacenti, reagisce impugnando un coltello e ferendola a morte con ben 15 coltellate. La donna avrebbe anche potuto allontanarsi, ma non lo ha fatto per non abbandonare suo figlio.
Yassine però aveva già precedenti penali, ed essendo intercettato per questi dalla polizia è stato possibile recuperare un audio. Così, assistendo in prima persona alla tragedia commessa, la corte riconosce anche all’uomo il femminicidio in presenza di minori.