Con un accordo stipulato tra la Cei e Giuseppe Conte l’Italia accoglierà 600 migranti nei prossimi due anni. Ma il protocollo risale allo scorso mese di maggio, quando Salvini era ministro degli Interni.
Accordo tra Conte e il Vaticano sui migranti, la Cei crea un corridoio umanitario in grado di garantire ai profughi un viaggio sicuro verso l’Italia. L’iniziativa è stata realizzata con e grazie al sostegno della Caritas e della Fondazione Migrantes. Ovviamente il progetto, che prevede l’arrivo in Italia di seicento migranti, è stato valutato e approvato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Accordo Cei-Conte, l’Italia accoglie seicento migranti in due anni
Il 31 ottobre è arrivato a Roma un aereo di linea della Ethiopian Airlines con a bordo cinquantuno migranti partiti da Addis Abeba. È la prima tappa del protocollo di intesa siglato dalla Cei con lo Stato italiano, quindi, semplificando, con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Le persone che arriveranno in Italia approfittando di questo corridoio umanitario saranno accolte da associazioni, parrocchie e realtà legate alla Cei, alla Caritas e Sant’Egidio.
Ma il protocollo risale allo scorso mese di maggio, con Salvini vicepremier e Ministro degli Interni
La notizia ha ovviamente scatenato le polemiche e le proteste sui social network alimentando la propaganda leghista e il sostegno a Matteo Salvini. Come è possibile leggere sul canale di informazione della Cei, però, il protocollo di intesa sarebbe stato siglato nello scorso mese di maggio, quando al Viminale c’era proprio Matteo Salvini.
“Cinquantuno profughi del Corno d’Africa, rifugiati da tempo in Etiopia, sono arrivati oggi a Fiumicino con un volo di linea dell’Ethiopian Airlines proveniente da Addis Abeba. Il loro ingresso in Italia è reso possibile grazie al nuovo Protocollo d’intesa con lo Stato italiano, firmato lo scorso 3 maggio dalla CEI (attraverso Caritas Italiana e Fondazione Migrantes) e dalla Comunità di Sant’Egidio, che prevede l’arrivo di 600 persone nei prossimi due anni, dopo il primo accordo che ha già portato nel nostro Paese 500 rifugiati nel 2017-2018“.
Difficile credere che l’allora Ministro degli Interni non fosse a conoscenza del protocollo, ma a riguardo non ci sono informazioni precise. Solo logiche presupposizioni e deduzioni.