Accordo Ilva, è protesta a Taranto. Sit in di molti cittadini contro la decisione di riaprire lo stabilimento, preoccupa il rischio malattie.
Continua a tenere banco la questione legata all’Ilva nonostante l’accordo raggiunto che prevede l’apertura dello stabilimento con l’assunzione di quasi undicimila lavoratori tutti sulla base dell’articolo diciotto.
Accordo Ilva, sit in di protesta da parte di alcuni cittadini di Taranto
Se Di Maio, il suo predecessore Calenda e i lavoratori festeggiano, Taranto si divide intorno alla scelta del governo. Dopo l’annuncio del raggiungimento dell’accordo, molti cittadini hanno deciso di manifestare il proprio malcontento con un sit in pacifico che condanna la scelta del vicepremier e ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio.
Le preoccupazioni maggiori sono legate alla salute dei cittadini e alla salvaguardia dell’ambiente. I tanti casi di malattie riconducibili all’attività dell’azienda hanno spinto decine di persone a manifestare contro la ripresa dell’attività, che dovrebbe comunque presentare nuove garanzie per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente e la salute dei cittadini di Taranto che però vogliono conferme e dati di fatto certi.
Di Maio nella bufera
Al centro delle polemiche è finito il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio, il quale in campagna elettorale aveva fatto sapere di essere intenzionato a frenare la trattativa per la riapertura dell’Ilva.
In molti hanno ammesso di aver votato per il Movimento Cinque Stelle anche per la promessa fatta da Di Maio, il quale aveva assicurato di essere intenzionato a salvaguardare la città di Taranto dagli interessi commerciali ed economici. La nuova proposta di Di Maio è stata interpretata come un tradimento e un passo indietro a discapito dei cittadini.
