Non c’è l’accordo di maggioranza sulla legge elettorale. Manca il sì di Leu. La Lega attacca: “Noi per il maggioritario anti-ribaltone”.
ROMA – Non c’è l’accordo di maggioranza sulla legge elettorale. La discussione all’interno della coalizione continua ma ancora l’intesa piena non è arrivata. Manca il sì da parte dei partiti più piccoli che hanno dato il proprio sostegno a questo esecutivo come Leu e Verdi.
Qualche malumore bisogna registrarlo anche da parte di Italia Viva anche se la maggior parte dei deputati del partito di Matteo Renzi hanno dato il proprio assenso all’intesa raggiunta tra Pd e M5s. I colloqui continueranno nelle prossime ore per provare ad arrivare alla fumata bianca e sciogliere le ultime riserve.
L’accordo Pd-M5s sulla legge elettorale
La svolta sulla legge elettorale è arrivata subito dopo l’incontro tra Zingaretti e Di Maio a Palazzo Chigi. Nel vertice i due leader sono riusciti a trovare un’intesa di massima sul provvedimento che prevede un sistema elettorale proporzionale con soglia di sbarramento al 5% e con un diritto di tribuna per le forze minori che non riescono a raggiungere il limite.
La proposta dovrebbe essere nelle prossime ore depositata in Commissione. Soddisfazione da parte dei due partiti di maggioranza mentre i più piccoli frenano e chiedono delle garanzie. La speranza da parte di M5s e Pd resta quella di un confronto in aula per superare tutte le riserve e arrivare ad un accordo totale.
La Lega vuole dare la parola agli italiani
L’accordo non soddisfa neanche la Lega che ha ribadito in una nota la sua posizione: “Noi siamo per il maggioritario, come in Gran Bretagna. Chi vince governa stabilmente, senza giochini di palazzo e ribaltoni“. Da parte di via Bellerio si ribadisce il bisogno di dare la parola agli italiani: “Speriamo che nessuno tolga ai cittadini il diritto di votare il referendum su questo“.
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