L’OMS approva uno storico accordo sulle pandemie: ma la decisione dell’Italia di Giorgia Meloni suscita polemiche.
Mentre i riflettori sono tutti puntati sul delitto di Garlasco, un altro evento storico ha avuto luogo nella giornata di oggi: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha ufficialmente adottato il primo accordo sulle pandemie. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo generale, la decisione “controcorrente” dell’Italia sta facendo discutere.

Il primo storico accordo sulle pandemie
Durante la 78esima Assemblea Mondiale della Sanità, svoltasi a Ginevra, i Paesi membri dell’OMS hanno approvato il primo Accordo pandemico globale, definito dalla stessa organizzazione come una “storica decisione” volta a costruire un mondo più sicuro ed equo.
Il testo stabilisce i principi e gli strumenti per un migliore coordinamento internazionale in caso di pandemie, con particolare attenzione all’accesso equo e tempestivo a vaccini, terapie e strumenti diagnostici.
“La storica decisione della 78ª Assemblea Mondiale della Sanità è il coronamento di oltre tre anni di intensi negoziati (…) guidati dall’obiettivo di rendere il mondo più sicuro e più equo nella risposta a future pandemie“, si legge nel comunicato dell’OMS.
Il Direttore Generale, come riportato dall’Ansa, ha commentato: “Il mondo è oggi più sicuro grazie alla leadership, alla collaborazione e all’impegno dei nostri Stati membri (…) È anche un riconoscimento da parte della comunità internazionale che i nostri cittadini, le nostre società e le nostre economie non devono essere lasciati indifesi per non patire nuovamente perdite come quelle subite durante il Covid-19“.
La posizione “controcorrente” dell’Italia
Sebbene l’accordo sia stato approvato con 124 voti favorevoli, 11 Paesi – tra cui l’Italia – hanno scelto l’astensione. Roma ha chiarito che questa decisione nasce dalla volontà di riaffermare la sovranità nazionale nella gestione della salute pubblica.
L’Italia ha anche espresso soddisfazione per l’inclusione nel testo dell’Accordo del principio secondo cui l’OMS non ha l’autorità di imporre agli Stati membri misure specifiche, come limitazioni ai viaggi, obblighi vaccinali o lockdown. Inoltre, si sottolinea che l’attuazione dell’Accordo deve avvenire “nel pieno rispetto dei principi di proporzionalità e tutela dei diritti fondamentali, inclusa la protezione dei dati personali e delle libertà individuali“.
Sul piano interno, la decisione del governo ha suscitato critiche. Debora Serracchiani, della segreteria nazionale del Partito Democratico, ha dichiarato: “E anche oggi il governo Meloni si sfila dalle decisioni importanti…”.