Il noto giornalista Vittorio Feltri interviene sulle contestazioni a Eugenia Roccella e il caso di censura in Rai.
Il noto giornalista Vittorio Feltri interviene pesantemente sul dibattito che coinvolge la ministra della Famiglia Eugenia Roccella.
Quest’ultima è stata recentemente al centro di contestazioni che l’hanno impedita di parlare durante gli Stati Generali della Natalità a Roma.
I “veri fascisti” secondo Feltri
Per Feltri, come riportato da Iltempo.it, le azioni violente e ostruzioniste contro la libertà di parola rappresentano un pericolo per la democrazia. Queste sono caratteristiche di un fascismo moderno, mascherato da giustizia sociale.
“Soffocare la parola, ovvero censurare, è fascismo“, afferma il giornalista, che poi aggiunge: “Coloro che governano non si sono imposti con la forza, non hanno truccato le elezioni, non hanno fatto ricorso a metodi violenti per costringere gli italiani a votarli“.
Gli atti di censura, secondo lui, sono prevalentemente l’opera dei “predicatori politicamente corretti e moralmente corrotti“, che egli definisce i veri fascisti.
Feltri critica fortemente la narrazione che etichetta di fascismo il governo attuale, suggerendo che tale accusa sia strumentalizzata dalla sinistra.
“Accusare di censura la Rai e di rimando il governo è una maniera della sinistra per avvalorare una infondata accusa di fascismo nei riguardi del centro-destra“, argomenta il direttore editoriale.
Il caso censura della ministra Roccella
Secondo Feltri, dunque, la vera censura non risiede nelle decisioni editoriali della Rai o nei discorsi interrotti.
Ma piuttosto nelle azioni di coloro che, attraverso fischi e insulti, impediscono la libera espressione di pensieri diversi.
“La ministra della Famiglia Eugenia Roccella è stata contestata con fischi e urla e insulti da parte delle cosiddette transfemministe al punto che ella non ha potuto fiatare e ha dovuto abbandonare la sala“, sottolinea Feltri, difendendo il diritto della ministra di parlare di temi per i quali è responsabile.