L’Osservatore Romano punta il dito contro Pietro Orlandi per aver lanciato delle accuse indegne contro Papa Wojtyla.
L’Osservatore Romano, in un editoriale dei media della Santa Sede, ha criticate le accuse di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la ragazza scomparsa nel centro di Roma in un pomeriggio di giugno del 1983. “Testimonianze almeno di seconda o terza mano? Neanche l’ombra. Solo anonime accuse infamanti”, dichiara.
Diffamazioni senza prove
“Anche se questo massacro mediatico intristisce e sgomenta ferendo il cuore di milioni di credenti e non credenti, la diffamazione va denunciata perché è indegno di un Paese civile trattare in questo modo qualunque persona, viva o morta, che sia chierico o laico, papa, metalmeccanico o giovane disoccupato”, dichiara l’Osservatore Romano a firma del direttore dei media vaticani Andrea Tornielli.
“Senza prove, indizi, testimonianze, riscontri o circostanze”, Pietro Orlandi avrebbe affermato che Wojtyla insieme a Giovanni Paolo II, ‘pure insieme se le portava in Vaticano quelle’, intendendo Emanuela e altre ragazze. “Nessuno merita di essere diffamato in questo modo, senza neanche uno straccio di indizio”, aggiunge.
“Pietro non ha accusato nessuno”
In presenza del suo avvocato Laura Sgrò, nel corso della trasmissione Di martedì su La7, Pietro Orlandi ha raccontato che Papa Wojtyla la notte usciva in compagnia di qualche monsignore per andare a cercare ragazzine.
In sua difesa, la legale Laura Sgrò è intervenuta sostenendo che Pietro “non ha inteso formulare accuse nei confronti di alcuna persona, lo ha ribadito al Promotore di giustizia, lo ha anche scritto nella memoria che ha depositato durante la deposizione. Ha chiesto solo che la ricerca della verità non abbia condizionamenti”.
“Spiace che alcune persone abbiano estrapolato qualche frase manipolando il quadro complessivo delle sue dichiarazioni. Spiace altrettanto che tra coloro che lo accusano a va mezzo stampa di ledere la memoria di chi non c’è più, vi sia anche chi , contattato negli anni numerose volte dal signor Orlandi, si sia sempre sottratto ad un confronto autentico e sincero”, prosegue il legale.
