Dai rifiuti al biometano: a scuola di economia circolare da ACIAM
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Dai rifiuti al biometano: a scuola di economia circolare da ACIAM

economia circolare sostenibilità green

Azienda consorziale di igiene ambientale abruzzese, ACIAM è un modello nella gestione virtuosa dei rifiuti e nella sostenibilità da 30 anni.

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”: smuovere questa antica citazione non è un peccato quando si deve descrivere l’attività di un’azienda che fa dell’economia circolare e del recupero degli scarti un pilastro del proprio lavoro e della propria missione. ACIAM, l’azienda di igiene ambientale che opera nella regione della Marsica, in provincia dell’Aquila, è pioniere della sostenibilità e dell’economia green, grazie ai suoi impianti innovativi e all’opera di divulgazione che porta avanti nelle scuole del suo territorio.

ACIAM: dalla raccolta differenziata alla comunicazione ambientale

economia circolare sostenibilità green
Leggi anche
Petizione shock, per chi vuole abortire: “Ascoltare battito del feto”

La storia di ACIAM S.p.A. comincia nel 1990, quando 25 comuni della Marsica, zona dell’entroterra abruzzese nei pressi del lago Fucino, decidono di collaborare per trovare soluzioni efficaci ed efficienti ai problemi ambientali del territorio. Con un raggio di azione che copre Vallelonga, Marsica Est, Valle del Giovenco, Piana del Cavaliere, Marsica Settentrionale, Altopiano delle Rocche e Alta e Bassa Valle dell’Aterno, la società consorziale di igiene ambientale è ora leader nella gestione di servizi energetici e per l’ambiente, con ben 48 comuni e un totale di 130.000 abitanti serviti.

L’azienda è partecipata dalle Amministrazioni Comunali, insieme con le Comunità Montane, la Tekneko Sistemi Ecologici S.r.l. e la Segen S.p.A., e fornisce i servizi di raccolta differenziata, ingombranti e r.u. non differenziata nella sua zona di competenza. Inoltre, gestisce due impianti di trattamento e compostaggio, svariate piattaforme ecologiche e centri di raccolta.

Due sono gli elementi che la distinguono dalle altre imprese del settore: uno è la grande attenzione riservata al proprio impatto ambientale, che fanno di ACIAM una realtà pioniera nel trovare soluzioni sostenibili in ottica eco-friendly, e l’altro è la volontà di diffondere questa cultura virtuosa del recupero dei rifiuti e della cura dell’ambiente, realizzata tramite numerosi progetti nelle scuole e di comunicazione.

Tra biometano e un parco tematico, i progetti più innovativi della società

Guidata dal presidente Maurizio Bianchini e dall’amministratore delegato Alberto Torelli, l’azienda consorziale ha dato origine ad impianti davvero all’avanguardia nell’ambito della sostenibilità. Uno di questi è stato raccontato dallo stesso ad Torelli al sito startupitalia.eu: “Dieci anni fa siamo partiti con un impianto di compostaggio che trasforma gli scarti di alimentazione umana in compost di qualità come materia prima seconda”. Tale sostanza è fondamentale per fare un passo verso un mondo più green, perchè può essere impiegata in agricoltura come sostituto dei fertilizzanti chimici, trovando quindi una nuova destinazione a quelli che in precedenza erano soltanto rifiuti e favorendo anche il passaggio a pratiche biologiche.

La vera novità è tuttavia l’impianto anaerobico, un macchinario progettato imitando lo stomaco dei ruminanti, che trasforma il materiale organico in biometano, cioè in un gas biologico composto al 55% di metano, pronto a traghettare l’Italia verso un futuro lontano dalle fonti fossili. “Attraverso la gestione anaerobica del biogas, da cui deriva il biometano, si dà una risposta alle esigenze nazionali e regionali sull’approvvigionamento del gas. Dai rifiuti umidi, infatti, oggi si ricava biocompost per uso agricolo e a breve si ricaverà metano per uso domestico” ha affermato Torelli nella stessa intervista.

Questi impianti producono dunque energia verde, ma come vengono alimentati per fare ciò? Ovviamente, la risposta non può che essere all’insegna della sostenibilità: “Per limitare e ridurre i consumi abbiamo messo in essere un sistema di diagnosi energetica 4.0 con un cogeneratore alimentato da fonti rinnovabili. Con questo motore che usa il nostro biogas ci stacchiamo dalle fonti fossili e dall’Ente Nazionale per l’Energia Elettrica”, ha raccontato l’ad.

Un esempio così positivo di impegno per l’ambiente non può fermarsi alle quattro mura di uno stabilimento, bensì è fondamentale che si apra al resto del Paese, per raccontare la propria attività e la propria filosofia. E’ per questo che sono numerosissimi i corsi e gli incontri organizzati nelle scuole di tutti gli ordini e i gradi, così come suona interessante l’idea di ACIAM di dare vita ad un parco a tema che trasmetta ai più piccoli l’importanza della raccolta differenziata e della corretta gestione dei rifiuti.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 7 Novembre 2023 15:54

Petizione shock, per chi vuole abortire: “Ascoltare battito del feto”

nl pixel