Addio a Lorenzo Ercole: il suo legame indissolubile con Saclà

Addio a Lorenzo Ercole: il suo legame indissolubile con Saclà

Il Cavaliere del Lavoro e presidente di Saclà, Lorenzo Ercole, lascia un’eredità di coraggio e generosità nel mondo dell’imprenditoria.

È un giorno di cordoglio per Saclà, azienda leader nel settore delle conserve. La perdita del suo presidente, Lorenzo Ercole, è stata annunciata in un comunicato aziendale, che rende omaggio non solo all’illustre imprenditore, ma anche all’uomo di eccezionale generosità.

Una vita interamente dedicata alla crescita dell’azienda fondata da suo padre si è conclusa. Lorenzo Ercole, Cavaliere del Lavoro e presenza costante nella storia di Saclà, ha dedicato il suo spirito imprenditoriale ed il suo amore per i dipendenti alla prosperità dell’azienda.

Lutto

Un impatto indimenticabile nell’industria delle conserve

In più di sei decenni di impegno, Ercole ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo di Saclà, sia in Italia che all’estero. La sua visione d’affari, il coraggio imprenditoriale e l’empatia nei confronti del personale sono stati i pilastri che hanno fatto di Saclà una realtà di primo piano nel settore delle conserve, diventando uno dei marchi più conosciuti del “made in Italy“.

Il legame di Ercole con il territorio astigiano è stato sempre forte e visibile, culminato con l’apertura del moderno stabilimento di Castello di Annone nel 2019, vicino alla sede storica di Asti, avviata nel 1939 dal padre Secondo Ercole, fondatore di Saclà. Lorenzo Ercole lascia la moglie Fernanda e la figlia Chiara, attuale amministratore delegato.

La carriera di un cavaliere del lavoro

Nato ad Asti il 10 luglio 1939, Lorenzo Ercole ha iniziato il suo percorso in Saclà nel 1958, all’età di 19 anni. Dal 1981, ha assunto la carica di amministratore delegato e, nel 1995, è stato nominato presidente.

Nel 2013, lasciò il ruolo di amministratore delegato a sua figlia Chiara, mantenendo la presidenza. Riconosciuto come Cavaliere del Lavoro nel 1997, Ercole si definiva umilmente come “un astigiano medio fortunato“. Nel 2022, è stato onorato per i suoi 25 anni nell’Ordine dei Cavalieri del Lavoro dal presidente Sergio Mattarella. Oggi, l’Italia saluta uno dei suoi più luminosi cavalieri.