Addio al noto artista, maestro nel suo genere
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Direttore: Alessandro Plateroti

Addio al noto artista, maestro nel suo genere

attore toglie maschera penombra

La vita e l’opera di Bill Viola, maestro della videoarte, recentemente scomparso. Un pioniere che ha unito arte e tecnologia in modo unico.

Bill Viola, uno dei più influenti artisti della videoarte, è scomparso il 12 luglio 2024 nella sua casa di Long Beach, California, all’età di 73 anni. Nato nel Bronx, New York, il 25 gennaio 1951, Viola è stato un pioniere nell’utilizzo del video come mezzo artistico, combinando arte e tecnologia in modi innovativi. La sua carriera è stata caratterizzata da un costante equilibrio tra tradizione e innovazione, tra il classico e il contemporaneo.

Viola ha studiato alla Syracuse University, dove ha sviluppato un profondo interesse per il video e la musica. La sua formazione sotto la guida di David Tudor e la collaborazione con il gruppo Composer Inside Electronics hanno influenzato profondamente il suo approccio all’arte.

Negli anni ’70, Viola ha lavorato in Italia presso il centro Art/Tapes/22 a Firenze, dove ha collaborato con artisti come Giulio Paolini e Mario Merz, perfezionando le sue tecniche di videoarte.

Profilo oscurato di un uomo

Un’opera inimitabile

Le opere di Bill Viola sono celebri per la loro capacità di esplorare temi universali come la nascita, la morte e la rinascita, spesso attraverso l’uso simbolico dell’acqua. Tra i suoi lavori più noti, “Nantes Triptych” (1992) e “Emergence” (2002) mostrano l’influenza dell’arte rinascimentale, rivisitata con tecniche video moderne. In “Nantes Triptych”, Viola utilizza la forma della pala d’altare trecentesca per intrecciare una vicenda privata, l’agonia della madre, con immagini sacre. “Emergence” rielabora il tema della resurrezione, ispirandosi all’affresco di Masolino da Panicale.

La sua produzione include anche opere come “The Sleepers” (1992), dove figure dormienti sono proiettate su schermi televisivi immersi in barili d’acqua, e “The Raft” (2004), che utilizza l’acqua come simbolo di purificazione e distorsione. L’acqua, elemento ricorrente nelle sue opere, rappresenta per Viola un mezzo di trasformazione e riflessione.

Il lascito di un genio

Bill Viola ha lasciato un’eredità inestimabile nel mondo dell’arte contemporanea. Le sue opere sono state esposte in importanti musei e gallerie di tutto il mondo, ricevendo sempre grande apprezzamento. La sua capacità di combinare tecnologia avanzata e temi spirituali ha trasformato il modo in cui percepiamo l’arte video.

Le parole di Viola, “Le mie opere servono a trasformare la nostra percezione, per guardare non davanti, ma dentro di noi“, riassumono perfettamente il suo approccio artistico. Ha utilizzato il video non solo come mezzo espressivo, ma come strumento per esplorare la profondità dell’animo umano.

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ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2024 16:05

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