Addio alla bandiera storica del Mississippi dopo le proteste per la morte di George Floyd.
WASHINGTON (STATI UNITI) – Le proteste per la morte di George Floyd negli Usa non finiscono con il Mississippi che dice addio alla sua bandiera storica.
Il governatore ha firmato la legge che elimina uno dei simboli confederati dello Stato americano per la presenza di emblemi di un passato che sembra essere strettamente legato al razzismo. “Questo è un giorno nuovo per il Mississippi“, l’esultanza dei promotir della legge.
Reeves: “Occasione solenne per guidare verso lo Stato verso l’unità”
La firma è stata accompagnata da una breve nota di Reeves, citata da La Repubblica: “Questo non è un momento politico per me, ma un’occasione solenne per guidare la nostra famiglia del Mississippi verso l’unità, per riconciliare e andare avanti“.
Un cambio di passo importante per lo Stato che era rimasto l’unico ad avere dei simboli legati ad un passato razzista. Il governatore ha deciso di cancellarlo con l’amministrazione che è pronto a presentare nelle prossime settimane il nuovo simbolo. E le polemiche per quanto deciso da Reeves non mancheranno visto che non tutti sono d’accordo.
Razzismo, YouTube oscura suprematisti ed ex leader Ku Klux Klan
Una lotta al razzismo che sta coinvolgendo anche Youtube con il canale che ha deciso oscurare i canali del suprematista bianco Richard Spencer e dell’ex leader del Ku Kluix Klan, Dave Luke.
New York taglia i fondi alla polizia
Decisione destinata a creare diverse polemiche quella del governatore di New York che ha deciso di tagliare un miliardo alla polizia. La scelta è stata contestata da diverse persone e tra questi presenti anche alcune rappresentanti della comunità afroamericana.
Una battaglia contro il razzismo che continua in tutto il mondo con il movimento Black Lives Matter che sta ottenendo i primi risultati.