Nel ricordo dell’amico scomparso, Galliani racconta di quando incontrò Silvio Berlusconi nel 1979.
Parlando di calcio, se si nomina Adriano Galliani non si può non nominare anche Silvio Berlusconi. I due sono stati la mente e il braccio della gestione del Milan per molti anni, lavorando insieme alla realizzazione di idee innovatrici che hanno portato la squadra a vittorie importanti. Nonostante sia stato molto più giovane del ex presidente del Milan e del Monza, scomparso oggi all’età di 86 anni, Galliani non è stato semplicemente compagno di Berlusconi nel calcio.
Le parole di Galliani per la perdita dell’amico
Adriano, che ha perso una parte così grande della sua vita, probabilmente non trova conforto nelle parole o ha difficoltà ad esprimerle, mentre le lacrime sono il suo modo di comunicare il dolore. “Affranto, senza parole, con immenso dolore piango l’amico, il maestro di tutto, la persona che mi ha cambiato la vita per oltre 43 anni. Riposa in pace caro Presidente. Con tanto, tanto amore“.
Poco tempo fa, Galliani ha raccontato il momento in cui ha incontrato per la prima volta Silvio Berlusconi. “Lo ricordo come fosse ora: 1 novembre 1979. Mi invitò a cena ad Arcore. Mi chiese se con la mia Elettronica industriale, piccola azienda che portava in Italia il segnale delle televisioni straniere (Telemontecarlo e Tv Svizzera) fossi in grado di costruire tre reti nazionali. Io dissi di sì. Lui mi rispose: ‘Bene, il prezzo lo faccia lei’. Pagò 1 miliardo delle vecchie lire per il 50% della mia azienda“.
Galliani positivo al Covid: “Silvio Berlusconi mi è stato vicino”
Nel 2021, Galliani contrasse il Covid e fu ricoverato in terapia intensiva. In quel momento, si rese conto di come il suo affetto per Berlusconi fosse ricambiato. “Oltre alla mia famiglia, la persona che mi è stata più vicino è Silvio Berlusconi. Era preoccupato per me, mi scriveva continuamente e mi dimostrava tutto il suo affetto.”
“Anche quando non potevo rispondere a causa della stanchezza” – continua Galliani – “trovavo le sue chiamate. Una dimostrazione d’amore. Io ho vissuto tre delle quattro vite di Berlusconi, non ero al suo fianco soltanto nella vita da costruttore. Per il resto sono sempre stato con lui, ovunque abbia deciso di primeggiare, dalla televisione al calcio alla politica“.