Diete lampo dopo le feste, funzionano davvero? Ecco le parole del nutrizionista dottore Pietro Mignano, farmacista e biologo nutrizionista.
Finite le feste natalizie, molti si ritrovano appesantiti e affaticati, spinti dal desiderio di recuperare rapidamente la forma fisica con diete lampo o digiuni improvvisati. Tuttavia, secondo il dottore Pietro Mignano, farmacista e biologo nutrizionista, questa scelta può rivelarsi non solo inutile ma anche dannosa.
Il falso mito delle diete rapide e il digiuno intermittente
Il digiuno intermittente o altre forme di diete lampo possono essere strumenti utili per la salute, ma solo se praticati con consapevolezza e, preferibilmente, sotto la guida di un professionista.
Il dottore Mignano, come riportato da Fanpage, evidenzia come il digiuno possa aiutare il corpo a ritrovare il proprio equilibrio, ma deve essere intrapreso ascoltando i segnali di fame reale e non come una punizione per gli eccessi passati.
Un digiuno corretto si basa sul principio di non mangiare finché il corpo non percepisce nuovamente il bisogno di nutrirsi. Al contrario, imporsi di mangiare pochissimo quando si avverte fame è un errore che porta a frustrazione e al rischio di tornare velocemente a cattive abitudini alimentari.
Il vero obiettivo, infatti, non è quello di privarsi del cibo per un breve periodo, ma di imparare a nutrirsi in modo sano e costante, privilegiando alimenti naturali e poco raffinati.
Cosa fare per tornare in forma dopo le feste
Più che inseguire diete lampo o rigide restrizioni, è importante sviluppare un rapporto equilibrato e positivo con il cibo. Il nutrizionista suggerisce di evitare alimenti ultraprocessati e raffinati, che oggi costituiscono gran parte della dieta quotidiana di molte persone, e di riscoprire il piacere di mangiare cibo vero e genuino.
L’approccio corretto, dunque, non è alternare abbuffate a privazioni, ma adottare abitudini sane e sostenibili ogni giorno, ascoltando le reali necessità del corpo.
Con il tempo, questo cambiamento permette di vivere il cibo senza sensi di colpa e di godersi le feste senza temere il momento di “rimettersi in riga“.