Addio alla cantante di “Tous les garçons et les filles”, Françoise Hardy morta a 80 anni. La vita e l’eredità dell’icona della musica yéyé.
La cantante francese Françoise Hardy, celebre per il suo ruolo di icona della cultura pop e della musica yéyé, è scomparsa l’11 giugno a Parigi all’età di 80 anni. La notizia è stata comunicata sui social dal figlio Thomas Dutronc, nato dalla relazione con il cantante Jacques Dutronc. Hardy, famosa per il brano “Tous les garçons et les filles”, è stata un simbolo del disagio adolescenziale negli anni ’60, influenzando milioni di giovani con la sua musica e il suo stile unico.
Gli inizi di una carriera brillante
Nata a Parigi il 17 gennaio 1944, Françoise Hardy iniziò la sua carriera musicale a soli 16 anni. Il suo debutto ufficiale avvenne nel 1962 con la trasmissione televisiva “Salut les copains”, che rese popolare il suo primo successo “Tous les garçons et les filles”. Questa canzone, che vende rapidamente due milioni di copie solo in Francia, la catapultò alla fama internazionale. Anche in Italia il brano trovò un grande successo, soprattutto con la versione “Quelli della mia età”, cantata dalla stessa Hardy e da Catherine Spaak.
Hardy partecipò all’Eurovision Song Contest nel 1963 con “L’amour s’en va”, piazzandosi al quinto posto. Da lì in poi, la sua carriera non conobbe limiti: cantò in diverse lingue tra cui inglese, italiano, spagnolo e tedesco, continuando a collezionare successi in tutta Europa. Tra i suoi brani più celebri in Italia, ricordiamo “È all’amore che penso”, “L’età dell’amore” e “L’amore va”.
Un’influenza duratura nella moda e nella musica
La popolarità di Hardy non si limitò alla musica; il suo stile influenzò profondamente il mondo della moda. Con il suo look retrò, la minigonna e gli stivali bianchi, Hardy divenne un’icona di stile per milioni di giovani donne. I grandi couturier come Yves Saint-Laurent, André Courrèges e Paco Rabanne crearono abiti su misura per lei, rendendola un’icona della moda degli anni ’60. La sua influenza si estese fino alle creazioni di designer contemporanei come Nicolas Ghesquière.
Nonostante alcuni periodi di oblìo a partire dagli anni ’70, Hardy non abbandonò mai completamente la scena musicale, continuando a produrre dischi e a esibirsi. La sua voce, caratterizzata da toni malinconici e eterei, rimase una costante fonte di ispirazione per artisti di diverse generazioni.
Negli anni ’60, Françoise Hardy tentò anche la carriera cinematografica, apparendo in vari film e programmi televisivi. La sua versatilità e il suo carisma la resero una figura amata non solo nella musica, ma anche nel cinema e nella televisione.