Morta Licia Pinelli, la vedova dell’anarchico accusato ingiustamente per la strage di Piazza Fontana

Morta Licia Pinelli, la vedova dell’anarchico accusato ingiustamente per la strage di Piazza Fontana

Licia Pinelli, vedova di Giuseppe Pinelli, è morta a 96 anni. Ha lottato per la verità sulla tragica morte del marito a Piazza Fontana.

L’11 novembre 2024 è scomparsa Licia Pinelli, vedova dell’anarchico Giuseppe “Pino” Pinelli, protagonista involontaria di una delle pagine più oscure della storia italiana: la strage di Piazza Fontana.

Il nome della donna è rimasto per sempre legato a quello del marito, ingiustamente accusato per la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969. Poi morto in circostanze mai del tutto chiarite durante un interrogatorio in questura.

Nel 2015, è stata nominata commendatore al merito della Repubblica dall’ex presidente Giorgio Napolitano, come riconoscimento alla sua lunga lotta civile.

Il dramma di Giuseppe Pinelli

Licia Pinelli – come riportato da Tg.la7.it, ha trascorso la sua vita a cercare giustizia per il marito Giuseppe, ferroviere anarchico arrestato e interrogato per tre giorni in seguito alla strage di Piazza Fontana.

Il 15 dicembre 1969, l’uomo morì precipitando dalla finestra del quarto piano della questura di Milano. Per anni le circostanze di questa morte hanno suscitato polemiche e dubbi.

Mentre la prima versione ufficiale riportava che l’anarchico si fosse suicidato a causa del crollo di un presunto alibi. L’inchiesta guidata dal magistrato concluse che la morte fu accidentale, causata da un malore che gli avrebbe fatto perdere l’equilibrio.

La battaglia della moglie Licia Pinelli

Per Licia Pinelli, tuttavia, quella verità giudiziaria non fu mai sufficiente. Fin dai giorni successivi alla tragedia, mise in discussione la versione ufficiale e intraprese una lunga battaglia per ottenere il riconoscimento della morte di Giuseppe come “il diciottesimo morto” della strage.

Nel 2015, fu insignita del titolo di commendatore al merito della Repubblica dal presidente Giorgio Napolitano.

Già nel 2009, in occasione della Giornata della memoria delle vittime del terrorismo, l’ex presidente l’aveva invitata al Quirinale insieme a Gemma Capra, vedova del commissario Luigi Calabresi.