Il Viminale ha firmato la chiusura di tutti i progetti e il rimpatrio dei migranti entro 60 giorni. Addio quindi al modello Riace.
ROMA – Il Viminale boccia definitivamente il modello Riace. Secondo quanto riportato dal sito di Repubblica, il ministero dell’Interno il 9 ottobre 2018 ha firmato una delibera che ordina la chiusura di tutti i progetti dedicati ai migranti e il loro rimpatrio entro 60 giorni. Una decisione che era stata anticipata nei giorni scorsi e portato all’arresto del sindaco Mimmo Lucano per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e abuso d’ufficio.
Non sicuramente una buona notizia per il sindaco di Riace che nei prossimi giorni avrà l’udienza al Tribunale del Riesame per la scarcerazione. La decisione dei giudici non dovrebbe essere influenzata dalla circolare del Viminale ma per Lucano è una doccia fredda, dopo il lavoro fatto negli ultimi anni.
Il Viminale boccia il modello Riace sui migranti: le motivazioni
La bocciatura del modello Riace era nell’aria perché non rispettava le linee guida del progetto Sprar. Nella cittadina calabrese i migranti venivano ospitati per un tempo superiore rispetto al quanto previsto piano sopra citato. Inoltre il Viminale contesta anche i bonus e le borse di lavoro che venivano assegnate ai profughi.
Questo ha portato a punti di penalizzazione per il piccolo centro in provincia di Reggio Calabria e di conseguenza la chiusura di un modello che ha caratterizzato gli ultimi anni dell’Italia sull’immigrazione. I profughi nei prossimi mesi potrebbero rimpatriati nei rispettivi Paesi anche se ancora non è detta l’ultima parola.
L’amministrazione comunale sembra intenzionata a fare ricorso al Tar per provare a fare cambiare al Viminale. Le porte dell’Italia per i migranti si chiudono momentaneamente. La decisione del ministero dell’Interno non è definitiva e toccherà ai giudici valutare se confermare o cambiare la circolare del Viminale.
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