Addio al test di medicina: ecco la nuova riforma che cambia tutto

Addio al test di medicina: ecco la nuova riforma che cambia tutto

Riforma del sistema d’accesso a Medicina: addio al test d’ingresso, semestre propedeutico aperto a tutti e nuove modalità di selezione.

Il Senato ha approvato il testo base per la riforma del sistema d’accesso ai corsi di laurea in Medicina, sancendo il passaggio a un primo semestre di corsi propedeutici aperto a tutti gli aspiranti medici, odontoiatri e veterinari.

Con questa riforma, come riportato da Corriere.it, il famigerato test di ingresso che caratterizzava il processo di ammissione ai corsi di Medicina scompare, ma ciò non significa che il sistema a numero chiuso sia del tutto abolito.

Medicina, la nuova riforma: addio al numero chiuso?

Gli studenti ammessi al primo semestre dovranno sostenere un certo numero di esami, le cui materie saranno definite dal Governo.

Tuttavia, per essere ammessi al secondo semestre, oltre a superare gli esami, il testo prevede una “collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale“, senza però specificare come verrà formata tale graduatoria, visto che non è più previsto l’uso dei test.

L’unica certezza è che il numero di iscrizioni al secondo semestre sarà coerente con il fabbisogno di medici stimato dal Sistema sanitario nazionale.

Cosa succede a chi non potrà accedere al secondo semestre?

Il nuovo sistema prevede che chi non riesce a passare al secondo semestre possa comunque utilizzare i crediti acquisiti per proseguire gli studi in altri corsi di laurea dell’area biomedica, sanitaria, farmaceutica o veterinaria.

Tutti gli studenti, al momento dell’iscrizione a Medicina, dovranno indicare una “seconda scelta” all’interno di queste aree. La doppia iscrizione sarà gratuita, offrendo una via alternativa a chi non riesce a entrare nel corso di Medicina.

Chi sceglie di cambiare corso di laurea potrà optare per qualsiasi altro indirizzo, ma perderà i crediti acquisiti nel primo semestre. Le modalità precise per il cambio saranno definite successivamente, con il Governo che avrà tra nove e dodici mesi per adottare i necessari decreti legislativi.