A livello internazionale, le domande di adozione approvate sono una su 4. Servono anni per avere l’idoneità.
In Italia, l’adozione di bambini rappresenta ancora una sfida per molte famiglie. Solo una piccola percentuale di domande per l’adozione nazionale viene accettata (nel 2021 solo 1 su 10, con 866 bambini adottati e 8.000 richieste), mentre sul fronte internazionale, nel 2022 solo 565 pratiche sono state concluse con successo, mentre 2.382 sono ancora in sospeso.
Condizioni e Iter per l’adozione
Secondo quanto riportato da Il Giornale, per intraprendere il percorso adottivo, i partner devono essere sposati da almeno tre anni, avere un’età pari o superiore a 25 anni e, al momento della richiesta, il genitore più giovane non deve superare i 41 anni o i 58 anni nel caso di un minore di 17 anni. Sebbene sia possibile adottare da parte di un genitore single, è consentito solo in circostanze straordinarie. In ogni caso, non è permesso adottare ad alcuna coppia omosessuale.
Il processo inizia con una richiesta rivolta all’Asl, seguita da un colloquio con un assistente sociale e, infine, dal tribunale per i minori. Si tratta di un percorso lungo e complesso: secondo quanto riportato dall’associazione Amici dei bambini, possono passare anche 4-5 anni dall’inizio alla fine. Nonostante la legge preveda circa sei mesi per la conclusione della pratica di idoneità, la procedura richiede sempre molto più tempo. Per ottenere l’approvazione dei servizi sociali, i tempi d’attesa possono arrivare fino a tre anni.
Le lunghe adozioni internazionali
Tuttavia, non è solo una questione di burocrazia. Ci sono molti tempi di attesa connessi alle pratiche di avvicinamento al bambino e al trasferimento nella nuova casa. Questo è particolarmente vero per le adozioni internazionali, dove le coppie possono impiegare molti anni, nonostante avere tutti i documenti necessari in regola.
Ad esempio, le coppie che vogliono adottare un bambino dalla Bielorussia, Cina o Brasile possono dover affrontare lunghe procedure burocratiche. In Romania, le adozioni sono più flessibili, ma solo uno dei genitori deve avere la nazionalità romena. In Brasile, solo i bambini di dieci anni o più possono essere adottati da coppie straniere.