L’Etna fa paura: chiuso l’aereoporto di Catania

L’Etna fa paura: chiuso l’aereoporto di Catania

L’attività stromboliana del vulcano siciliano è in aumento da ieri. La cenere, fuoriuscita assieme alla lava, si è diffusa nell’aria.

L’estate difficile della Sicilia continua: dopo alcune settimane in cui la popolazione si è trovata a dover lottare contro gli incendi, a fare paura, ora, è l’Etna. L’attività vulcanica delle ultime ore è stata tale da portare l’aereoporto di Catania a chiudere fino alle 20 di oggi – lunedì 14 agosto -.

I settori di spazio aereo C1 e B3 saranno inutilizzabile almeno fino a questa sera. Gli arrivi e le partenze in programma sono stati cancellati e ogni singolo passeggero dovrà presentarsi in aereoporto solo dopo aver consultato la propria compagnia aerea, che divulgherà tutte le informazioni in merito ai voli.

L’attività vulcanica

Tutto è iniziato ieri, verso sera, quando il cratere Sud Est dell’Etna ha mostrato segnali di pericolo. La sua attività stromboliana ha cominciato ad aumentare gradualmente dalle 18:30. In serata si è poi vista la lava, sia nella forma di un piccolo trabocco che in quella di vere e proprie fontane.

Durante questi fenomeni vulcanici, una grande quantità di cenere è stata liberata nell’aria in direzione sud, ossia verso Catania. Questi materiali sono rimasti sospesi nell’atmosfera e caduti anche a terra, obbligando l’aereoporto del capoluogo etneo a sospendere l’attività area nei suoi cieli.

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