Il Viminale vieta il check-in automatizzato con Key-box per gli affitti brevi. La nuova normativa richiede il riconoscimento fisico.
Il Ministero dell’Interno ha annunciato un giro di vite sull’utilizzo delle Key-box nelle locazioni brevi, imponendo il riconoscimento di persona degli ospiti. Secondo il capo della polizia, Vittorio Pisani, queste modalità di check-in automatico rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale, in quanto violano le normative antiterrorismo e potrebbero favorire comportamenti elusivi.
Il divieto delle Key-box: una svolta normativa
Le Key-box, ampiamente utilizzate per agevolare gli arrivi autonomi dei turisti, consentono agli ospiti di accedere alle strutture senza un controllo diretto. Tuttavia, il governo ritiene che tale pratica non garantisca un adeguato livello di sicurezza, specialmente in un periodo storico caratterizzato da elevata allerta internazionale. La circolare del Viminale ribadisce che l’identificazione tramite documenti inviati a distanza non soddisfa i requisiti di legge e che è obbligatorio verificare l’identità degli ospiti di persona.
Sicurezza e turismo: l’impegno delle istituzioni
La nuova normativa è stata accolta positivamente dal Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che ha sottolineato come questo provvedimento migliori la sicurezza per turisti e operatori del settore. Secondo il ministro, la collaborazione tra i dicasteri del Turismo e dell’Interno rappresenta un passo importante per creare un ambiente più sicuro e accogliente, specie in vista di eventi di grande rilievo come il Giubileo del 2025.
Allo stesso tempo, la misura non è priva di critiche. L’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (AIGAB) ha espresso perplessità sull’introduzione del riconoscimento fisico solo per gli affitti brevi, considerandolo discriminante rispetto ad altri settori come alberghi o autonoleggi. AIGAB ha inoltre evidenziato che molte tecnologie utilizzate dai professionisti del settore, come il tracciamento biometrico e i codici OTP, garantiscono livelli di sicurezza elevati e conformi alle normative vigenti.
Il divieto delle Key-box per gli affitti brevi rappresenta un punto di svolta per il settore della sharing economy. Mentre il governo mira a rafforzare la sicurezza e prevenire il terrorismo, i gestori richiedono un confronto per dimostrare l’efficacia delle tecnologie esistenti. Questa normativa potrebbe ridefinire le modalità di gestione degli affitti brevi, bilanciando sicurezza e innovazione tecnologica.