L'affondo di Grillo sulla presenza di Autostrade anniversario Ponte Morandi
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Ponte Morandi, l’affondo di Grillo: “La presenza di Autostrade equivale a quella dei nazisti a Stazzema”

Beppe Grillo Movimento 5 Stelle

L’affondo di Grillo sulla presenza di Autostrade all’anniversario del crollo del Ponte Morandi: “Equivale a quella dei nazisti a Stazzema”.

GENOVA – L’affondo di Grillo sulla presenza di Autostrade all’anniversario del crollo del Ponte Morandi. Sul proprio blog il fondatore del M5s attacca duramente la concessionaria: “La loro presenza alla commemorazione di Genova – sottolinea – equivale a quella di CasaPound o dei nazisti a Stazzema“.

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Il ricordo di Beppe Grillo

Nel lungo post Beppe Grillo ha voluto omaggiare Genova: “La memoria ha una stretta relazione con le emozioni – scrive il comico ligure – ricordiamo quello che ci ha emozionato. Questa è oramai una constatazione su cui resta ben poco da discutere. Se rievochiamo il passato trasformando le emozioni in rigidi cerimoniali, senza passione, significa che abbiamo trovato il modo per rimuovere sotto una speciale di controllo ipnotico, quello che è successo“.

Beppe Grillo
Beppe Grillo

Beppe Grillo: “La voragine che ha sostituto il Ponte Morandi è ancora lì”

Beppe Grillo nel post ha precisato: “I giorni della memoria sono come le tecniche di decondizionamento dalla paura nel caso delle foibe, ripetute esposizioni a quello che la scatena che viene solo rappresentato e meno possibile vissuto. Le emozioni sono le ultime vittime di ogni tragedia e di ogni gioia, eppure sono l’essenza di ogni ricordo autentico“.

Il fondatore condivide anche la decisione del Quirinale di non intervenire durante la commemorazione: “La mia solidarietà e vicinanza più assolute vanno al Capo dello Stato, che ha scelto di non dire nulla e alle famiglie delle vittime, che hanno saputo imporsi e far allontanare gli innominabili. La voragine che ha sostituito il Ponte Morandi è ancora lì, non è un ricordo da cui decondizionarsi in stolide cerimonie“.

La ferita – conclude Grillo – sanguina ancora. Il corpo che l’ha subita ha mostrato ancora tutto il suo carattere. Genova ci ricorda ancora la forma ed il contenuto del suo carattere. L’unica città italiana che ha davvero cacciato gli oppressori e continuerà a farlo“.

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ultimo aggiornamento: 16 Agosto 2019 9:33

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