Afroamericano morto a Rochester a marzo, ecco il video shock
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Direttore: Alessandro Plateroti

New York, afroamericano incappucciato dalla polizia muore asfissiato

Polizia arresto

Daniele Prude, 30enne afroamericano di Rochester, è morto a seguito di un arresto della polizia. La tragedia è avvenuta a marzo e solo ora è stato divulgato il video.

STATI UNITI – Ancora un afroamericamo morto in America con la polizia pesantemente coinvolta. L’episodio in questione è avvenuto lo scorso 30 marzo e ora c’è il video – diffuso dalla famiglia – degli ultimi istanti di vita della vittima.

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Rochester, periferia di New York

La vittima si chiamava Daniel Prude, 30 anni, originario di Chicago. Era appena arrivato a Rochester per una visita con la sua famiglia. La polizia è intervenuta dopo che il fratello Joe ha chiamato il numero di emergenza 911 per denunciare la scomparsa del fratello dall’abitazione in cui si trovavano, spiegando che Daniel soffriva di disturbi mentali.

Nuovo video shock in America. Un afroamericano di 30 anni con disturbi mentali che correva nudo per strada a Rochester, sobborgo alle porte di New York, è morto asfissiato dopo che gli agenti che lo avevano fermato lo hanno ammanettato mettendogli poi un cappuccio e premendo il suo viso sull’asfalto per almeno due minuti. La morte è sopravvenuta sette giorni dopo in ospedale, dove l’uomo era stato ricoverato in fin di vita.

https://www.youtube.com/watch?v=i_vMlD72UQg

Afroamericano morto soffocato

Nel filmato si vede Daniel Prude correre nudo per strada, sotto un principio di nevischio. A quel punto arriva la polizia, che gli ordina di mettersi a terra e di mettere le sue mani dietro la nuca. Il 30enne esegue anche se appare molto agitato e urla mentre lo ammanettano. Gli agenti poi gli infilano la testa in una maschera “antisputo”, una sorta di cappuccio usato per proteggere i poliziotti dalla saliva delle persone fermate, soprattutto in tempi di pandemia. Si sente Prude supplicare di togliere quel cappuccio che non lo fa respirare, ma per tutta risposta un agente sbatte la sua testa in terra e poi con due mani gliela tiene premuta contro l’asfalto, urlando all’uomo “basta sputare!“.

Morte e indagine

La situazione precipita, con il fermato che inizia a vomitare prima di perdere conoscenza. La morte è sopravvenuta sette giorni dopo in ospedale, dove l’uomo era stato ricoverato in fin di vita. La perizia di un medico legale parla di “omicidio causato dalle complicazioni di un’asfissia dovute a una coercizione fisica“. Gli agenti sono ora sotto indagine da parte della procura di New York.

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ultimo aggiornamento: 3 Settembre 2020 9:34

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