Reddito di cittadinanza, in media un sussidio da 493 euro. Beneficio a oltre un milione di famiglie

Reddito di cittadinanza, in media un sussidio da 493 euro. Beneficio a oltre un milione di famiglie

L’ultimo aggiornamento sul reddito di cittadinanza precisa come oltre un milione di domande. Sussidio medio di 493 euro.

ROMA – Un milione di domande accolte. E’ questo l’ultimo aggiornamento sul reddito di cittadinanza diffuso dall’Inps. Tra gli iniziali beneficiari ci sono anche oltre 56mila nuclei che hanno perso il sussidio per motivi vari. L’importo medio di queste famiglie si aggira intorno ai 493 euro.

Ma i numeri sembrano essere destinati ad aumentare nelle prossime settimane visto che le domande continuano ad essere in corso.

I numeri del reddito di cittadinanza

Entrando nel dettaglio dei numeri l’Inps evidenzia come due domande su tre sono state accolte mentre alcune sono ancora in lavorazione. La maggior parte delle richieste è arrivata tramite il Caf mentre solo il 20% attraverso le Poste. Dal punto di vista territoriale ‘domina’ il Sud con il 56% delle domande.

Dati che confermano anche gli aggiornamenti precedenti con il Meridione che continua ad essere il più attivo per quanto riguarda il reddito di cittadinanza. I numeri sono molto simili a quelli delle previsioni anche se molto presto ci potrebbero essere modifiche: “Una rimodulazione – ha assicurato il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico – per consentire una equa distribuzione all’interno del rage 780-1380 euro. Questa potrebbe avvenire abbassando il sostegno monetario a 400 e alzando a 380 quello per l’affitto”.

Fonte foto: https://www.facebook.com/LuigiDiMaio/

La ministra Catalfo ‘guarda’ al Sud

Uno sguardo al Sud per la ministra Catalfo che ha annunciato delle possibili modifiche: “Io e il ministro Provenzano siamo al lavoro per aiutare i territori dove c’è maggiore disoccupazione. Potremmo inserire degli esoneri contributivi più importanti e non solo di 12 mesi su determinate categorie, come le donne, per incentivare le assunzioni“.

E sul Jobs Act precisa: “Non deve esserci un dibattito politico. Bisogna accettare quanto detto dalla Consulta e capire che intervento si può fare per tutelare maggiormente il lavoratore“.

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