Aggredita in casa: aveva dimenticato la porta aperta

Aggredita in casa: aveva dimenticato la porta aperta

Si introduce nella casa di una donna e abusa di lei: 22enne viene stato arrestato per violenza sessuale e tentata rapina.

L’aggressione è avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 10 maggio a Milano, in via Washington, all’interno dell’abitazione di una dottoressa 43enne di origini polacche. La donna aveva dimenticato la porta aperta, una piccola dimenticanza che ha portato al blitz da parte di un uomo, che l’ha aggredita tentando poi di rapinarla.

carabiniere

L’aggressione in casa

Dopo essere entrato nella casa della 43enne, si è messo a cavalcioni su di lei dopo averla aggredita con i pugni. Erano circa le 14.20 quando è avvenuto il fatto: l’uomo, 22enne gambiano irregolare e mai fotosegnalato in Italia, avrebbe fatto accesso allo stabile seguendo un altro residente.

Giungendo fino all’appartamento della donna, avrebbe approfittato della porta lasciata aperta (non chiusa a chiave) facendo irruzione. In pochi attimi la vittima si è trovata davanti a sé il 22enne che l’ha spinta verso la camera da letto. Qui l’ha colpita più volte, violentemente, con forti pugni al volto.

A quel punto lei cade e “lui sale a cavalcioni su di me, sbottonandomi la camicia”, racconta la donna ai carabinieri. Allora la 43enne lo colpisce a calci alle parti basse, riuscendo a liberarsene. Il rapinatore si rifugia così in camera da letto dove viene bloccato da alcuni vicini di casa, tra cui un 90enne.

L’intervento dei carabinieri

Una volta giunti sul posto, i carabinieri hanno trovato la donna seduta a terra sul pianerottolo, in lacrime e con il volto sanguinante. Il 22enne è stato arrestato con l’accusa di tentata rapina e di violenza sessuale e lesioni.

La vittima, madre di una figlia minorenne (al momento dell’aggressione non presente in casa), viene portata al Policlinico, dove le vengono diagnosticate ferite guaribili in due settimane. L’aggressore invece è stato trasferito nel carcere di San Vittore.