Vittime dell’aggressione omofoba avvenuta a Ferrara sono ragazzini tra i 12 e i 15 anni della comunità Lgbt.
Ha fatto in poche ore il giro della rete il video dell’aggressione omofoba contro un gruppo di ragazzini a Ferrara. Il filmato pubblicato sui social e che in poco tempo è diventato virale mostra ignoti che lanciano petardi contro un gruppo di ragazzini di età compresa tra i 12 e i 15 anni, almeno stando alle testimonianze dei presenti. Gli aggressori, sempre secondo il racconto di chi si trovava nei pressi del Duomo, dove è avvenuta l’aggressione, erano almeno una ventina di ragazzi tra i 17 e i 25 anni.
Aggressione omofoba a Ferrara: insulti e petardi contro ragazzini della comunità Lgbt
Le vittime sono tutti ragazzini che farebbero parte della comunità Lgbt. Questi si trovavano in zona Duomo quando sono stati aggrediti da un gruppo di giovani. Gli aggressori, tra un coro e l’altro, molti in onore di Benito Mussolini, hanno terrorizzato i ragazzini facendo esplodere petardi a pochi passi da loro.
“Sapete chi è Benito Mussolini? Sapete che vi brucerebbe tutti?“, urla qualcuno del gruppo degli aggressori. E poi cori, riferimenti al Ventennio e insulti contro gli omosessuali. Il tutto con fare minaccioso e intimidatorio.
I ragazzini sono riusciti a darsi alla fuga e a registrare il breve filmato circolato sui social. Uno dei ragazzini è riuscito anche a contattare le forze dell’ordine denunciando l’aggressione.
Alla fine della triste vicenda, fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma ovviamente i ragazzini aggrediti sono rimasti particolarmente provati dall’accaduto. E hanno paura.
La madre di una delle vittima ha raccontato che gli aggressori erano almeno una ventina. Si tratterebbe di un gruppo di ragazzi già noto. La donna inoltre ha fatto sapere che sporgerà regolare denuncia nella speranza che gli altri genitori facciano lo stesso.
La nota del sindaco di Ferrara
“Un atto vile, meschino, intollerabile: le immagini dell’aggressione subita da un gruppo di ragazzi fanno male. E devono indurre una risposta da parte di tutti: una città aperta, libera, civile, accogliente come Ferrara non può accettare scene di questo tipo“, ha dichiarato il sindaco leghista di Ferrara come riferito da il Resto del Carlino.
“Esprimo piena solidarietà ai giovani che sono stati aggrediti, alle loro famiglie. Sono pronto ad incontrarli e a manifestare loro, di persona, la mia vicinanza. Mi auguro che si faccia presto piena luci sui fatti, che i responsabili siano rapidamente individuati e severamente puniti. Mi auguro altresì che la prima risposta arrivi dalle famiglie dei giovani autori di questi gesti intollerabili. Quelle frasi inneggianti al duce, le parole violente, gli insulti omofobi, le frasi discriminatorie pronunciate sono aberranti e richiedono, oltre a doverose condanne e punizioni, una risposta educativa forte e un’iniezione di cultura. Anche questi sono anticorpi contro l’inciviltà e contro la violenza“.