Aggressione omofoba a Napoli, due ragazzi insultati e picchiati

Aggressione omofoba a Napoli, due ragazzi insultati e picchiati

Aggressione omofoba a Napoli. Due ragazzi sono stati insultati e picchiati perché gay.

NAPOLI – Aggressione omofoba in piazza Bellini a Napoli nella serata di venerdì 18 settembre 2020. Come scritto da La Repubblica, due ragazzi prima sono stati insultati e poi picchiati perché gay.

Una vicenda raccontata da una delle vittime sui social con gli inquirenti che sono al lavoro per ricostruire meglio la dinamica di questa vicenda. L’aggressore sarebbe un uomo che prima li ha insultati e poi aggrediti con altre nove persone.

L’aggressione

L’aggressione è avvenuta nella serata di venerdì 18 settembre 2020. In un primo momento un ragazzo è stato importunato mentre era con il fratello e alcuni amici da un uomo che era insieme alla moglie e figlio.

Lo stesso poco dopo si è presentato in piazza Bellini con altre 9 persone che hanno aggredito il giovane e un altro suo amico gay. La vicenda è stata raccontata sui social dalla stessa vittima con Fabio Marrazzo, portavoce del Gay Center, che ha precisato come “i due hanno riportato varie contusioni e ferite“.

Carabinieri

Marrazzo: “Va cambiato l’emendamento Salva Opinioni Omofobe”

Marrazzo è ritornato a chiedere l’intervento del Governo: “Quel che è accaduto dimostra quanto siano duri i contesti che noi denunciamo da tempo – le sue parole – per questo c’è bisogno di una legge seria contro l’omotransfobia, che prevenga queste situazioni e condanni le dichiarazioni che vedono l’omosessualità come una malattia o qualcosa di inferiore. L’emendamento Salva Opinioni Omofobe, voluto da Enrico Costa ed approvato dalla maggioranza, renderebbe queste espressioni lecite. Espressioni e pregiudizi per i quali avvengono queste aggressioni. L’emendamento va cambiato e vanno resi certi i supporti per i centri di assistenza alle vittime“.

Un’aggressione avvenuta pochi giorni dopo quella che è costata la vita a Maria Paola nel Napoletano, uccisa dal fratello che non accettava la relazione con un ragazzo trans.