“Negro, ti spacco una bottiglia in testa”, aggressione razzista ai danni di un cameriere di Bologna da parte di militari

Aggressione razzista ai danni di un cameriere a Bologna da parte di cinque militari in borghese completamente ubriachi. Le indagini sono in corso.

BOLOGNA – Aggressione razzista ai danni di un cameriere 29enne di Bologna, al grido di “Negro di merda, vieni qua che ti spacco una bottiglia in testa”. 

Le parole citate appartengono ai cinque militari che, fuori servizio, hanno rivolto ad un cameriere ghanese di una pizzeria bar nei pressi della stagione di Bologna. Parole che non sono rimaste tali, in quanto i militari hanno poi aggredito davvero il ragazzo.

L’aggressione razzista ai danni del cameriere ghanese di Bologna

Il ragazzo ha dichiarato di essere stato aggredito solo perchè aveva rimproverato i cinque militari, molto ubriachi e molesti. Il tutto è accaduto la notte del 7 giugno 2019, in un ristorante dove il 29enne lavorava ormai da molto tempo.

I cinque militari, stando alle dichiarazioni del giovane, avevano i piedi sui tavoli del ristorante e parlavano ad alta voce. Lui si sarebbe avvicinato solo per dir loro di ricomporsi. Cosa che ai cinque soldati non è andata giù.

Dopo l’intervento del cameriere i militari sono andati su tutte le furie, hanno iniziato prima ad insultarlo e poi la cosa è degenerata. Hanno prima lanciato una sedia contro il ragazzo, mentre era di spalle, e poi, quando il cameriere aveva impugnato un attrezzo taglia pizze per difendersi, uno degli uomini ha distrutto il bancone di vetro con un pugno.

Fortunatamente, il ragazzo è rimasto ferito solo lievemente, anche se ha passato comunque la notte al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, a Bologna, per le medicazioni. Le ferite derivano da un pugno datogli dai militari, dalle schegge del bancone e dalla sedie che l’ha colpito alla schiena.

L’intervento delle forze dell’ordine

I militari se ne sono poi andati, ma sono stati rintracciati dalla polizia poco dopo. Anche se, per adesso, non ci sono ancora denunce a loro carico.

I cinque militari, tutti tra i 25 e i 34 anni, erano dei clienti abituali del posto. Secondo i titolari, anzi, non avevano mai creato nessun tipo di problema.

Sia il cameriere che i titolari della pizzeria sono ancora indecisi sul da farsi, se procedere a denunciare i cinque uomini (il primo per l’aggressione e i secondi per il danneggiamento del locale).

A quanto trapela, tuttavia, i militari vorrebbero scusarsi con il cameriere e ripagare tutti i danni. Sarà davvero la cosa migliore, in un periodo storico dove il razzismo sembra tornare all’ordine del giorno?