Aggressioni a docenti: situazione preoccupante

Aggressioni a docenti: situazione preoccupante

Un’indagine di Skuola.net ha rivelato che una famiglia su tre si schiera dalla parte dello studente nelle aggressioni ai docenti.

Negli ultimi tempi sono sempre più ricorrenti i fenomeni di violenza all’interno della scuola e sempre più frequenti soprattutto gli scontri tra studenti e docenti. Nella maggior parte dei casi sono coinvolte anche le famiglie, anzi spesso per difendere i figli si scontrano direttamente con i professori.

Sono molti i casi emblematici di una lunga scia di aggressioni e vessazioni che subiscono i docenti da nord a sud nelle scuole italiane.

A confermare questo dato è un’indagine di Skuola.net che, interpellando 1.800 ragazze e ragazzi che frequentano le classi superiori di tutta Italia, ha mostrato che i genitori e il loro atteggiamento potrebbe essere proprio la causa di una crescente aggressività e insubordinazione, oltre che mancanza di rispetto, da parte dei ragazzi nei confronti degli insegnanti.

Mentre prima i genitori in episodi simili si schieravano dalla parte del docente, ora prendono le parti degli studenti in quasi tutti i casi anche quelli più estremi.

Scuola

Come reagisce il resto della classe di fronte alle aggressioni

I ragazzi quindi potrebbero sentirsi appoggiati, se non incentivati, dai loro stessi genitori ad agire. Quando vi è uno scontro, soltanto il 22% delle volte le famiglie danno ragione all’insegnante, secondo i dati dell’indagine di Skuola.net. La maggior parte (49%) vuole prima valutare il caso. Mentre il 29% tende ad appoggiare il figlio a prescindere.

Dall’inizio di quest’anno scolastico, 1 studente su 5 ha assistito ad uno scontro frontale tra un suo compagno e un professore in classe. Inoltre, in circa un terzo dei casi si è trattato addirittura di episodi sistematici e non isolati. I dati mostrano una vera e propria escalation del fenomeno nel tempo soprattutto nell’ultimo anno.

Secondo l’indagine il 70% delle violenze sono di tipo verbale (insulti, risposte fuori luogo, proteste rumorose). Ma non manca la percentuale delle aggressioni fisiche (lancio di oggetti, faccia a faccia, mani addosso, ecc.): il 18% di chi ha assistito agli scontri. E un ulteriore 12% ha segnalato un mix tra parole pesanti e affronti a corta distanza. Quando esplodono scontri di questo tipo gli altri studenti sembra non facciano nulla per frenare la situazione, solo 1 su 5 prende le parti del docente mentre 1 su 3 alimenta l’aggressione.

I professori tendono a subire in silenzio

I professori preferiscono nel 60% dei casi un provvedimento “interno” ovvero una nota sul registro. Addirittura 1 su 4 preferisce subire in silenzio senza alimentare la cosa. Solo nel 15% dei casi il docente ha coinvolto la presidenza: qui spesso, ma non sempre, vengono presi provvedimenti disciplinari severi e vengono convocati i genitori. In un terzo dei casi si risolve solo con un richiamo.

Ormai il fenomeno dei docenti sotto attacco non può più considerarsi episodico: al di là dei fatti di cronaca, è estremamente diffuso lo sport del tiro al docente. E purtroppo le famiglie sono tra le prime responsabili di questo fenomeno: sia perché di solito tendono a preferire la difesa dei propri figli rispetto a quella del docente sia perché in casi estremi sono loro stessi a essere protagonisti di condotte violente” ha spiegato il direttore di Skuola.net Grassucci.