Covid, Aifa autorizza il molnupiravir e il remdesivir. La pillola di Merck in Italia dal 4 gennaio

Covid, Aifa autorizza il molnupiravir e il remdesivir. La pillola di Merck in Italia dal 4 gennaio

L’Aifa ha autorizzato il molnupiravir e il remdesivir per combattere il Covid. Si tratta di un’arma in più contro il virus.

ROMA – L’Italia ha un’arma in più contro il virus. Come riportato dall’Ansa, l’Aifa ha autorizzato il molnupiravir e il remdesivir “per il trattamento di pazienti Covid non ospedalizzati con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo della malattia grave“.

Si tratta di una novità sicuramente importante soprattutto in un momento in cui il virus sembra andare più verso l’endemia. Il primo farmaco, la pillola anti-Covid di Merck, potrà essere utilizzato in Italia da martedì 4 gennaio 2021.

Il molnupiravir

Il primo farmaco approvato è il molnupiravir. Come riferito dalla stessa Aifa, il farmaco è un antivirale orale da utilizzare entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. Il medicinale, inoltre, deve essere assunto per 5 giorni e prevede 4 compromesse (da 200 mg) due volte al giorno.

Si tratta un’arma sicuramente importante soprattutto in un momento che i casi sono in aumento e la pressione non sembra essere sicuramente eccessiva. Per questo l’Aifa ha deciso di accelerare su questi antivirali che potranno consentire di diminuire la pressione sui servizi sanitari soprattutto in caso di sintomi lievi.

Ospedale flebo

Il remdesivir

Il secondo medicinale che ha visto l’autorizzazione dell’Aifa è il remdesivir. Per questo farmaco l’agenzia italiana del farmaco ha deciso di attenersi alle indicazioni dell’Ema e di conseguenza dare il via libera per l’utilizzo da parte di soggetti che non hanno bisogno di ossigeno e quindi non sono ad alto rischio.

In questo caso il farmaco può essere utilizzato fino per tre giorni attraverso una somministrazione endovenosa e l’inizio è previsto entro sette giorni dall’insorgenza dei sintomi. Anche questa è un’arma sicuramente importante per contrastare il coronavirus.

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