L’uomo più ricco dell’Ucraina fa causa alla Russia

L’uomo più ricco dell’Ucraina fa causa alla Russia

Rinat Akhmetov, l’uomo più ricco dell’Ucraina porta la guerra sul piano legale e fa causa alla Russia.

L’uomo più ricco dell’Ucraina, Rinat Akhmetov è il proprietario dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, e ha citato in giudizio la Russia a causa dei danni subiti dal complesso per i bombardamenti russi. Si tratta di oltre 20 miliardi di dollari per le perdite subite. L’acciaieria Azovstal ha subito ingenti danni soprattutto nell’ultimo periodo, diventato la roccaforte della resistenza ucraina contro cui i russi hanno scagliato anche armi pesanti.

Per mesi nei bunker dell’acciaieria civili, evacuati prima, e militari, si sono rifugiati intrappolati nei meandri del complesso prima della resa. Stessa sorte anche per la Illich Steel and Iron Works, la seconda più grande impresa metallurgica in Ucraina. Sempre a Mariupol e ugualmente gravemente danneggiata dai bombardamenti russi.

Faremo sicuramente causa alla Russia e chiederemo un adeguato risarcimento per tutte le perdite e gli affari persi“, ha dichiarato Akhmetov al notiziario ucraino mrpl.city. L’uomo più ricco dell’Ucraina, ha inoltre affermato che è rimasto nel paese dall’inizio della guerra. “Crediamo nel nostro Paese e crediamo nella nostra vittoria“, ha detto Akhmetov.

Bandiera Russa – Ucraina

Akhmetov porta la Russia in tribunale?

L’imprenditore oltre ad essere il proprietario dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, è anche dirigente sportivo presidente dello Shakhtar Donetsk e magnate ucraino, presidente della System Capital Management, una delle imprese industriali leader nella finanza ucraina.

Akhmetov potrebbe mettere in crisi la Russia con questa legittima richiesta. Non si tratta di una richiesta diplomatica o politica ma riguarda una causa legale. Qui, si potrebbe mettere male per Putin che ha sempre rifuggito finora dalla legalità e dai tribunali internazionali. L’uomo più ricco dell’Ucraina ha chiesto un risarcimento di 20 miliardi di dollari per le perdite subite dalla sua acciaieria che riforniva di acciaio tutta Europa e non solo.