La Alan Kurdi entra in acque italiane per “cercare riparto dal vento e dalle onde”. Due migranti trovati morti in mare in Sardegna.
ROMA – La Alan Kurdi approda a Taranto con i suoi 88 migranti a bordo. La decisione è stata presa dopo che l’ONG era entrata in acque italiane per “cercare riparo dal vento e dalle onde. Nonostante la soluzione diplomatica – si legge nel tweet – per le rimanenti 88 persone salvate a bordo della Alan Kurdi non ci è stato assegnato un porto sicuro. Un altro capitolo buio per la fortezza Europa“.
In serata è arrivata la risposta del Viminale. I migranti sbarcheranno a Taranto e poi saranno distribuiti tra Italia (21), Germania (30), Spagna (30), Portogallo (5) e Irlanda (2). La nave è arrivata in porto nella mattina del 3 novembre, quando sono iniziate le operazioni di sbarco.
Migranti, il nuovo allarme di Alarm Phone
Nel pomeriggio odierno (venerdì 1° novembre 2019 n.d.r.) Alarm Phone ha lanciato un nuovo allarme parlando di una quarantina di migranti in difficoltà nelle acque maltesi.
Al momento non sembra esserci nessun intervento in programma da parte di La Valletta e nelle prossime ore potrebbe arrivare in aiuto la Open Arms. La ONG spagnola, infatti, ha trasbordato su una motovedetta maltese le 15 persone salvate nei giorni scorsi e si sta dirigendo verso Siracusa. Non è da escludere una piccola deviazione per salvare i profughi in difficoltà anche se al momento non c’è nessuna conferma da parte dell’imbarcazione.
Due migranti morti in Sardegna
Ma il mare continua a mietere vittime. Gli ultimi due corpi senza vita dei migranti sono stati trovati al largo della Sardegna. L’allarme è stato lanciato da un’imbarcazione che ha avvisato i cadaveri, ormai in avanzato stato di decomposizione.
Secondo una prima ricostruzione, i due profughi erano alla deriva ormai da diversi giorni con il proprio barchino senza motore. Non sono note le cause del decesso e nelle prossime ore sarà effettuata l’autopsia sui corpi di entrambe le vittime.
fonte foto copertina https://twitter.com/seaeyeorg
