La Alan Kurdi ritorna in mare. La ONG annuncia su Twitter la loro nuova spedizione nel Mediterraneo per salvare i migranti.
ROMA – Nuovo possibile braccio di ferro tra Italia e ONG sui migranti. La Alan Kurdi – come comunicato su Twitter – ritorna in mare per una nuova spedizione nel Mediterraneo con l’obiettivo di salvare la vita ai profughi in difficoltà.
L’imbarcazione è arrivata in acque libiche per soccorrere eventuali barconi in difficoltà. E una nuova ‘battaglia’ con il Viminale sembra essere alle porte visto che Matteo Salvini in più di un’occasione ha ribadito la chiusura dei porti.
La Alan Kurdi batte cassa
Ma la Alan Kurdi batte anche cassa. La ONG nel tweet richiede donazioni ai propri sostenitori con il prezzo suggerito di 14 euro al miglio nautico. Una richiesta per consentire all’imbarcazione di proseguire il proprio lavoro nel Mediterraneo ma anche pagare le possibili multe che potrebbero arrivare con il Decreto Sicurezza Bis.
La nave, infatti, potrebbe puntare verso Lampedusa con i migranti che dovrebbero essere soccorsi nei prossimi giorni. “Alan Kurdi ha raggiunto la zona Sar libica – scrive su Twitter la ONG – molte persone hanno perso la vita qui questo mese perché non ci sono più scialuppe di salvataggio sul posto. Siamo qui perché il nostro è un diritto europeo“.
La reazione di Salvini
Il ritorno in mare, naturalmente, ha provocato la reazione di Matteo Salvini che su Facebook scrive: “La solita nave di ONG tedesca annuncia di essere tornata nelle acque libiche e batte cassa chiedendo donazioni online (prezzo suggerito: 14 euro al miglio nautico). No comment… Buon viaggio, ma lontano dall’Italia“.
Un breve post che conferma la chiusura dei porti in Italia. Ma la Alan Kurdi potrebbe nelle prossime ore puntare il porto di Lampedusa per far sbarcare gli eventuali migranti soccorsi nel Mediterraneo.
Di seguito il post di Matteo Salvini su Facebook
fonte foto copertina https://twitter.com/seaeyeorg