La famiglia di profughi ucraini è arrivata a casa di Al Bano

La famiglia di profughi ucraini è arrivata a casa di Al Bano

Il cantante italiano Al Bano, ovvero Albano Carrisi, aveva annunciato che avrebbe ospitato una famiglia ucraina, arrivata oggi in Italia.

Una storia commovente, quella della famiglia ucraina alla quale Al Bano ha offerto ospitalità a casa sua. La famiglia in questione sta scappando dalle bombe di Putin, come gran parte del popolo ucraino. Nei giorni scorsi, Carrisi si è offerto di ospitare la famiglia a casa sua, nel paesino di Cellino San Marco. Gli ucraini sono arrivati alle 19:30 della serata di ieri, e Al Bano era lì ad aspettarli.

“Ma lei è il vero Al Bano?”. Questo il primo approccio di Maria, la professoressa di psicologia facente parte della famiglia ospitata da Carrisi. Il suo viso si è illuminato, era incredula, un’emozione così grande non la provavo da tempo”. Questo il commento di Albano Carrisi in un’intervista rilasciata ad AGI. Oltre a Maria, Al Bano ha accolto anche il figlio Ivan, sette anni, e due studenti della professoressa, Vlad (18 anni) e Ivan (15 anni).

“Sono arrivati trascinandosi dietro un trolley ciascuno, il bambino con il suo orsacchiotto di peluche – racconta Carrisi – vederli scendere dal pullman con quella sola valigia in cui è chiusa tutta la loro vita mi ha straziato. Sono immagini tragiche che dovrebbero essere messe davanti agli occhi di Putin in ogni momento, sta facendo il suo più grande errore. Il cantante aveva già dichiarato di essere molto deluso dalle azioni di Putin, schierandosi contro i gesti del presidente russo.

Al Bano

Al Bano: “Volevamo trasmettere calore familiare”

Al Bano racconta di aver evitato di chiedere delucidazioni e informazioni ai rifugiati sulle loro storie personali e familiari, asserendo che “ci sarà tempo per farlo”. Questo poiché, a detta di Al Bano, “ieri volevamo trasmettere loro soltanto calore familiare è di questo che hanno bisogno in questo momento”. Riguardo la tragedia umanitaria affrontata in questi giorni dal popolo ucraino, Carrisi commenta: “Sono solo uno dei tanti, è impossibile girarsi da un’altra parte davanti a una tragedia come questa. Ieri eravamo in tanti a Cellino, ad aspettare i diciassette ucraini che vivranno nel nostro paese”.