Continua il nostro viaggio tra i giocatori che hanno scritto la storia del Milan. Oggi parliamo di Alessandro Costacurta, un difensore che ha trascorso la carriera con i colori rossoneri.
Alessandro Costacurta profilo – Quando si parla di “bandiere” in casa Milan oltre a Paolo Maldini, si pensa anche ad Alessandro Costacurta. Il difensore nato a Jerago con Orango il 24 aprile 1966 è stato considerato uno dei migliori italiani del suo ruolo di sempre. Nato come centrale, Billy – soprannome dato per la sua abilità a pallacanestro – era molto bravo anche nella manovra. Oscurato inizialmente dalla presenza di un grandissimo Franco Baresi, con il passare degli anni si è rivelato un componente fondamentale della retroguardia rossonera anche in età avanzata.
Alessandro Costacurta carriera
Cresciuto nel vivaio del Milan, l’esordio con la maglia rossonera avvenne nella stagione 1986/1987 mentre in quella successiva andò al Monza per fare esperienza. Ritornato alla corte di Arrigo Sacchi ha faticato a trovare spazio ma nel 1988 divenne uno dei punti fermi della squadra del tecnico ravennate ed insieme a Franco Baresi, Mauro Tassotti e Paolo Maldini ha formato una delle difese più forti rossonere. Con i colori milanisti ha conquistato ben sette scudetti, 1 Coppa Italia, 4 Supercoppe Europee, 5 Champions League, 5 Supercoppe Italiane e 2 Coppe Intercontinentali. È stata sicuramente una carriera gloriosa quella di Alessandro Costacurta che con le due 458 partite in campionato e 663 in totale è il terzo giocatore per il numero di presenze con la maglia rossonera.
Alessandro Costacurta addio
L’ultima partita in carriera la disputò il 19 maggio 2007 a 41 anni segnando sul rigore l’ultimo gol della carriera – terzo in Serie A più di quindici anni di distanza dal secondo – e prima di uscire dal campo ricevendo una standing ovation da parte dei tifosi rossoneri. Con questo gol Costacurta diventò il calciatore più anziano ad aver mai segnato in Serie A: con i suoi 41 anni e 25 giorni batté il primato precedente di Silvio Piola. Il 23 maggio conquistò senza scendere in campo la Champions League ai danni del Liverpool, l’ultimo trofeo in maglia rossonera.