Alessia Pifferi, assurdo: arriva l'incredibile concessione in carcere
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Alessia Pifferi, assurdo: arriva l’incredibile concessione in carcere

donna in manette in carcere

Dopo aver ottenuto il permesso per un’ora di palestra al giorno, Alessia Pifferi riprende a nutrirsi nel carcere di San Vittore.

Alessia Pifferi condannata all’ergastolo per l’omicidio volontario pluriaggravato della figlia Diana, ha concluso il suo sciopero della fame.

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Secondo quanto riportato da Tgcom24.mediaset.it, la 38enne avrebbe ottenuto il permesso di svolgere un’ora di attività fisica al giorno.

mani donna dietro le sbarre

Alessia Pifferi: la parola ad una delle psicologhe

Nei scorsi giorni, la detenuta Alessia Pifferi aveva iniziato uno sciopero della fame all’interno del penitenziario. Tuttavia, il 23 maggio, ha ripreso a nutrirsi. Secondo le relazioni interne del carcere, questa decisione è stata presa dopo che la donna ha ottenuto il permesso di svolgere un’ora di palestra al giorno.

Una recente visita psicologica effettuata su Pifferi non avrebbe riscontrato in lei segni di uno stato “anti conservativo” né “pentimento” per il delitto commesso.

Una delle psicologhe che segue la donna, ha affermato: “Credo che Alessia non sia in grado di pensare a uno sciopero della fame, ma che si trovi in una situazione depressiva e reattiva di fronte a un processo per lei pesante sotto tutti i punti di vista“.

La psicologa ha inoltre aggiunto: “Con questo processo lei ha capito di essere sola al mondo e che quella bambina era forse l’unica persona che avrebbe potuto starle vicino“.

Questa dichiarazione evidenzia la profonda solitudine e depressione che Pifferi sta affrontando durante il suo periodo di reclusione.

Le ultime dichiarazioni dell’avvocato della difesa

Non tutti sono convinti che quello di Alessia Pifferi sia stato un vero sciopero della fame. Alessia Pontenani, avvocato difensore della donna, ha rilasciato una dichiarazione a “Quarto Grado”.

In realtà sciopero della fame è stato definito dall’interno del carcere. Io lo sapevo ma non ho detto niente. Io credo che lei abbia avuto un grave episodio depressivo e quindi non abbia più avuto voglia di nutrirsi“, afferma l’avvocato, come riportato da IlGiornale.

La difesa sembra, quindi, orientata a sottolineare lo stato psicologico fragile della donna, probabilmente come parte della strategia processuale per mitigare la percezione della sua colpevolezza.

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ultimo aggiornamento: 26 Maggio 2024 11:48

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