Alessia Pifferi, shock in carcere il giorno dopo l’ergastolo: cosa è successo

Alessia Pifferi, shock in carcere il giorno dopo l’ergastolo: cosa è successo

Grave episodio nel carcere di San Vittore per Alessia Pifferi, nel giorno seguente alla condanna all’ergastolo per l’uccisione della figlia.

Era attesa nella giornata di lunedì 13 maggio 2024 la sentenza su Alessia Pifferi per il caso dell’omicidio di sua figlia Diana di 18 mesi, lasciata morire di stenti. Per la donna è stato deciso l’ergastolo. Una scelta che ha subito generato diverse reazioni e che ha portato, a quanto pare, anche delle conseguenze di carattere fisico per la diretta interessata, trasportata subito dopo l’udienza nel carcere di San Vittore, dove si trovava ormai da due anni.

Alessia Pifferi, malore in carcere

Giallo su Alessia Pifferi e le sue condizioni in carcere, a San Vittore. La donna, secondo quanto si apprende da Fanpage.it, si sarebbe sentita male nella struttura nella prima mattinata di martedì 14 maggio. La 38enne di Ponte Lambro, nelle scorse ore, come detto, è stata condannata all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Milano. I giudici l’hanno ritenuta colpevole dell’omicidio volontario di sua figlia Diana, di soli 18 mesi. La donna l’ha abbandonata sola in casa per sei giorni a luglio del 2022 lasciandola morire di stenti.

Il legale in visita

Sempre secondo quanto riferito da Fanpage.it, la situazione in carcere per la Pifferi sarebbe ancora un mistero. Non si conoscono le ragioni di tale malore ma a quanto pare la situazione avrebbe portato il suo avvocato a farle visita con urgenza.

La sua legale, la Pontenani, infatti, avrebbe dovuto essere ospite di Caterina Collovati su TeleLombardia per commentare la sentenza di primo grado e per spiegare i motivi del ricorso in appello che sarà presentato ma, a quanto pare, intorno alle 7 del mattino la donna avrebbe annullato l’appuntamento con la trsmissione al fine di fare visita alla sua assistita nel carcere di San Vittore. Da quanto è noto, nei prossimi giorni la Pifferi sarà trasferita nell’istituto penitenziario di Bollate o di Opera.

Argomenti