Alessia Pifferi, nuova perizia: svelata la "cartella" e il video della psicologa
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Alessia Pifferi, nuova perizia: svelata la “cartella” e il video della psicologa

donna in manette in carcere

Nuove perizie ad Alessia Pifferi potrebbero cambiare la condanna. A Quarto Grado parla una delle psicologhe del caso San Vittore. Il video.

Il processo d’appello di Alessia Pifferi potrebbe riservare colpi di scena: la difesa ha presentato nuove prove sulle sue condizioni psichiche, un dettaglio che ha poi portato alla decisione presa dai giudici. Durante l’ultima puntata di Quarto Grado, si è discusso del caso ed intervenuta una delle psicologhe indagate nel caso San Vittore. Ecco il video e cosa ha detto.

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Le nuove perizie e il passato di Alessia Pifferi

Un elemento chiave dell’appello, come riportato da Il Giornale riguarda la cartella Uompia che contiene test effettuati su Alessia Pifferi da bambina. Questo documento, non esaminato a fondo nel primo grado di giudizio, potrebbe far luce sullo stato mentale dell’imputata. In particolare, tra le note presenti nella cartella si legge: “Cognitiva 1. Livello di sviluppo raggiunto: potenzialità mediocri. Difficoltà: molte“.

Maria Assandri, madre dell’imputata, ha dichiarato alla trasmissione Quarto Grado di non essere mai stata a conoscenza di problemi psichici della figlia: “Io l’ho portata (dalla psicologa, ndr) con questo problema che si era chiusa (per la morte dei nonni, ndr). Una volta sola la portavo alla settimana. Quando è finita la terapia la psicologa mi ha detto che la bambina aveva superato il trauma. Io non ho visto niente“. Secondo la donna, la documentazione sarebbe stata inviata direttamente alla scuola, senza che nessuno le consigliasse ulteriori accertamenti.

Le psicologhe di San Vittore: il video della testimonianza

Mentre il processo Alessia Pifferi prosegue, un’altra vicenda parallela si sviluppa: l’inchiesta sulle psicologhe di San Vittore, accusate di falso in atto pubblico in concorso. Per la prima volta, una delle professioniste coinvolte ha parlato pubblicamente a Quarto Grado.

Paola Guerzoni ha dichiarato la sua totale estraneità ai fatti: “Ho dato la mia vita a San Vittore“, ha affermato. Aggiungendo che l’indagata è “una delle persone più gravi che abbia mai visto“. La sua indagine e delle colleghe riguarda un presunto eccesso di zelo nella gestione del caso Pifferi.

La psicologa ha chiarito di effettuare in media “dagli 85 ai 120 colloqui al mese“, rendendo i sette incontri avuti con l’imputata un numero non fuori dall’ordinario. La professionista ha definito l’indagine nei suoi confronti “la distruzione della mia vita£ e ha espresso perplessità sul procedimento a suo carico.

Sullo stato mentale di Alessia Pifferi ha poi affermato: “Sicuramente c’è un problema cognitivo consistente“, pur precisando di non aver mai avuto particolari simpatie per l’imputata. “Io sono una vecchia madre mediterranea. Come posso aver provato simpatia per una che ha fatto una cosa così? Io l’ho trattata lo stesso come una persona“, conclude.

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ultimo aggiornamento: 15 Febbraio 2025 13:48

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