Alessia Pifferi, nuovi audio sconvolgenti: cosa ha fatto davvero alla piccola Diana

Alessia Pifferi, nuovi audio sconvolgenti: cosa ha fatto davvero alla piccola Diana

Alcuni nuovi audio di Alessia Pifferi, la donna che ha ucciso sua figlia Diana di 18 mesi, hanno rivelato dettagli orribili.

Cosa è successo davvero tra Alessia Pifferi, il suo compagno e la povera Diana, lasciata morire di stenti a soli 18 mesi? Questa la domanda a cui stanno cercando di rispondere le forze dell’ordine competenti che, nel corso degli ultimi mesi, hanno provato a ricostruire l’intera vicenda ascoltando le parti chiamate in causa e analizzando le varie prove. Ora, ci sarebbero dei nuovi messaggi audio della donna che cambierebbero in parte le carte in tavola rispetto a quanto precedentemente rivelato in alcuni interrogatori.

Alessia Pifferi dava sedativi alla piccola Diana?

La vicenda relativa alla scoperta della morte della piccola Diana, ritrovata il 21 luglio dello scorso anno, si è arricchita, purtroppo, di nuovi dettagli. Nello specifico di alcuni messaggi audio che Alessia Pifferi, madre della bambina, avrebbe mandato anche all’ex compagno e nei quali parla di sedativi dati alla neonata.

Durante la perquisizione in casa al momento del ritrovamento del corpo, infatti, gli agenti della Questura di Milano aveva rinvenuto una boccetta di EN. Da quanto emerso, le benzodiazepine appartenevano ad un uomo, un amico della Pifferi, che le utilizzava per dormire e che, spesso, si fermava in quella casa.

Il dubbio delle autorità era quello che la donna avesse messo quella sostanza nel biberon di Diana prima di abbandonarla da sola.

La donna aveva sempre negato l’uso di sedativi per la piccola ma le cose potrebbero non essere state così.

Gli audio decisivi

Nelle ultime ore, infatti, sono emersi dei nuovi messaggi audio che fanno capire come la Pifferi, di fatto, si smentisca da sola dando due versioni differenti: una negli audio emersi e mandati all’ex compagno e una durante gli interrogatori ufficiali.

“Il problema è uno: la bambina inizia a prendere le gocce ‘per rilassarla’ e non va bene. E tra l’altro le ha rigurgitate tutte, ha dormito neanche 40 minuti o mezz’ora”, si sente in uno degli audio mandati su WhatsApp.

“È già tre giorni che ti scrivo, c’è quando leggi, quando non leggi. Non rispondi al telefono. Io ti ho chiamato dopo cinque giorni non per me, ma perché questa bambina sta soffrendo le pene dell’inferno”, si sente in un altro messaggio mandato dalla Pifferi.

“Sia io che la mia amica che sta qui di notte con me e altre mia amiche con i mariti che vengono qui non siamo più in grado di gestirla. Abbiamo dovuto iniziare a darle delle goccino di EN e abbiamo telefonato in ospedale”.

Insomma, i dubbi sui possibili sedativi dati a Diana restano. La madre ha mentito negli audio oppure lo ha fatto durante gli interrogatori?

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