Continuano le indagini e le udienze sul caso di Alessia Pifferi, la donna che ha lasciato morire di stenti sua figlia. Le rivelazioni della sorella.
Una killer lucida o un gesto dettato dalla pazzia? Il caso di Alessia Pifferi, la donna che ha lasciato morire di stenti sua figlia Diana di 18 mesi, continua a far discutere. Ad intervenire sulla vicenda, anche la sorella della donna che a ‘Pomeriggio 5’ su Canale 5 ha rilasciato alcune dichiarazioni molto forti che hanno rivelato atteggiamenti e comportamenti shock da parte dell’imputata.
Alessia Pifferi, le rivelazioni della sorella
Intervistata da ‘Pomeriggio 5’, la sorella di Alessia Pifferi, Viviana, ha voluto aggiungere nuovi dettagli alla personalità della donna che ha, di fatto, ucciso sua nipote.
“Io sono sempre stata della stessa idea e ho avuto conferma dal perito: non mi ha mai fatto cambiare idea. Le cose sono chiare. Può provare a far cambiare idea dare la colpa agli altri ma quello che ha fatto lo ha fatto lei, lucidamente. Ha fatto morire la bambina”, ha detto.
“La sorella (Alessia ndr) ci ha preso per il sedere una vita”, ha aggiunto. “Con una cattività (forse intendeva cattiveria ndr) che non avete idea. Ora dice che la famiglia manca, che non c’è mai stata. Ma con i soldi di mia madre faceva la festa di compleanno, prendeva la limousine, ci cresceva la bambina e usciva con i suoi uomini. Dove è questa grossa rabbia. Ci ha ucciso la nipote e ci ha rovinato la vita e sta distruggendo mia madre. E mi sembra che tutte queste cose siano state appurate, non da provare”.
Le parole in aula della donna
Lo scorso 12 aprile, era stata la diretta interessata, Alessia Pifferi, a provare a difendersi in aula nel corso dell’ultima udienza andata in scena.
La donna aveva detto: “Non sono un’assassina né un mostro, sono una mamma che ha perso sua figlia e non ho mai pensato che potesse accadere una cosa del genere alla mia bambina. Voglio ribadire a tutta Italia che non ho mai premeditato una cosa del genere”.
Al netto delle sue parole, però, per la Procura la 38enne, in carcere dal luglio 2022 per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, merita solo “l’ergastolo”.