Alessia Pifferi al centro di nuove polemiche: dalla falsa proposta di matrimonio alle indiscrezioni su una relazione in carcere.
Il caso Alessia Pifferi, la donna condannata all’ergastolo per l’omicidio della figlia Diana, continua a suscitare scalpore. Recenti notizie, diffuse principalmente dal settimanale Gente, portano alla luce nuovi dettagli sulla vita in carcere della donna e la presunta proposta di matrimonio. Ecco cosa è emerso.
Alessia Pifferi: le lettere dell’ammiratore e il falso matrimonio
Nei giorni scorsi, il programma televisivo Quarto Grado aveva diffuso alcune lettere inquietanti ricevute da Alessia Pifferi in carcere. Un misterioso “ammiratore” dichiarava il suo amore per lei e proponeva un matrimonio per procura, elogiandola per il terribile gesto che ha portato alla morte della figlia.
La risposta entusiasta della donna a quelle missive era stato considerato – dal suo legale – un elemento da far valere in sede processuale. Tuttavia, secondo le recenti indagini del settimanale Gente riportate da Today quell’ammiratore non esiste. Le lettere sarebbero state opera di uno stalker, capace di tessere un inquietante gioco psicologico su una donna già fragile.
L’avvocato Pontenani ha commentato la vicenda con parole precise: “Vorrei che si comprendesse la facilità con cui la mia assistita si lascia abbindolare da chicchessia. Una donna di ormai quasi 40 anni, che riceve una lettera da una persona sconosciuta, che ti dice ‘Sposiamoci, ci sposiamo per procura, perché mi sono innamorato di te’, lei dice ‘Sì, sposiamoci. È una persona estremamente bisognosa di affetto e di amore da ogni parte esso provenga, e questo la rende pericolosa per se stessa“.
La relazione all’interno del carcere di Vigevano
Un’altra indiscrezione emersa dall’articolo a firma di Umberto Brindani su Gente riguarda una presunta relazione di Alessia Pifferi con una compagna di cella nel carcere di Vigevano.
Secondo le voci, la donna – che si farebbe chiamare Paolo – avrebbe instaurato un legame sentimentale con Pifferi. Anche se questa notizia non trova conferme ufficiali, è stata riportata come ulteriore elemento per comprendere la “disabilità emotiva” della donna.
Mentre i riflettori si accendono su questi aspetti della sua vita personale, la Corte d’Assise di Milano si prepara al processo d’appello previsto per la fine di gennaio.
