In seguito ad un manifesto degli anarchici diffuso sul web in protesta del 41bis inflitto ad Alfredo Cospito, sorgono preoccupazioni.
Recentemente la Cassazione ha annunciato – attraverso la sua ultima sentenza – che lo Stato non ha intenzione di revocare il 41 bis, ovvero il carcere duro inflitto all’anarchico Alfredo Cospito. La decisione è stata presa in seguito al ricordo del pool difensivo. In questo senso, le proteste – già inferocite – degli anarchici sono destinate ad aumentare.
Secondo gli 007 i manifestanti costituiscono una minaccia reale. Gli anarchici sarebbero quindi pronti a dare il via ad una nuova orda di proteste. Nell’ultimo manifesto anarchico comparso sul web si legge: «Il compagno morirà, lo Stato è il suo boia. Coloro che amministrano e mantengono lo status quo e i regimi di detenzione speciale sono persone in carne e ossa, con nomi e indirizzi», spiega il manifesto, continuando con l’obbiettivo delle loro proteste: «Politici, giudici, pubblici ministeri, procuratori, forze di polizia, impresari e chiunque difenda e perpetui l’ordine esistente».
La relazione intelligence
Secondo gli 007 si tratterebbe di un’intimidazione esplicita. Nella relazione annuale dell’intelligence sulla politica dell’informazione per la sicurezza, viene spiegato: «Lo Stato deve agire subito a protezione di tutti i giudici che hanno emesso provvedimenti nei confronti di Cospito. Lo Stato non indietreggia, lo Stato non si fa intimorire, lo Stato difende i suoi servitori».
Sono queste le dichiarazioni, attraverso una nota, di Andrea Delmastro delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia. Il politico ha richiesto «immediata tutela», come anche i consiglieri di Magistratura Indipendente al Comitato di presidenza del Csm.
Nelle settimane scorse a Roma si sono verificate numerose proteste contro le ambasciate di Barcellona e Berlino. Nella capitale italiana e nella città di Torino la situazione era la stessa, con proteste e cortei. A promuoverli sono i cittadini anarchici, la cui intenzione è quella di manifestare contro le condizioni di Alfredo Cospito. L’anarchico italiano si trova in carcere da diversi mesi e per lui i magistrati hanno promulgato la formula del 41bis. In risposta a questa sentenza il detenuto ha dato il via ad uno sciopero della fame. Le sue condizioni sarebbero critiche.