Strangolata: 8 mesi dopo la sua morte ecco la verità

Strangolata: 8 mesi dopo la sua morte ecco la verità

Alina Cozac fu strangolata. A 8 mesi dalla sua morte, il compagno è stato arrestato. I parenti non avevano mai creduto alle cause naturali.

Era morta in casa a gennaio a Spoltore, in provincia di Pescara, ma la famiglia non aveva mai creduto alle cause naturali. Alina Cozac, infatti, è stata strangolata. Otto mesi dopo il suo decesso, ecco la verità: le indagini hanno portato ad un esito davvero spaventoso con annesso arresto del suo compagno, Mirko De Martinis, fermato con l’accusa di omicidio volontario.

Alina Cozac strangolata: il compagno arrestato

Era la notte tra il 22 e il 23 gennaio scorso quando a Spoltore (Pescara) era arrivata una chiamata al 118. I soccorritori erano stati tempestivi ad arrivare in casa di Alina Cozac, 40 anni, e Mirko De Martinis, 47, ma a nulla era servito il loro intervento.

Il tentativo di salvare la vita alla donna e rianimarla era stavo vano con annesso decesso constatato, in un primo momento, per cause naturali.

A 8 mesi da quel terribile giorno, le indagini hanno portato ad un altro esito. La donna è stata strangolata. Mirko De Martinis è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. A disporre tale provvedimento, il giudice per le indagini preliminari Giovanni De Rensis.

I dubbi erano tanti: dalla registrazione della telefonata fino all’autopsia che, di fatto, ha evidenziato segni evidenti sul collo della vittima riconducili ad uno strangolamento.

La relazione finale dei medici legali, depositata alla Procura della Repubblica nel luglio scorso, ha confermato “un complesso di evidenze macroscopiche e microscopiche che conducono ad un giudizio univoco di ‘asfissia meccanica violenta da strangolamento…’. La donna presumibilmente è stata colta di sorpresa nel letto e strangolata con una compressione sul collo con il ginocchio o con l’avambraccio dell’omicida”.

Da qui, l’arresto del compagno della Cozac per omicidio volontario. L’uomo era già tra gli indagati e adesso dovrà rispondere di un presunto femminicidio.

Tra le motivazioni, la possibilità che la vittima volesse interrompere il loro rapporto.

La reazione della famiglia della vittima

L’Ansa riporta le parole dell’avvocato Walter Biscotti, legale che si è occupato degli interessi della vittima, in riferimento alla reazione della famiglia della donna dopo l’arresto di De Martinis: “La famiglia ha accolto con grande soddisfazione la notizia dell’arresto di Mirko De Martinis, il convivente della povera Alina Cozac. Era angosciata perchè pur sapendo che l’uomo era indagato non vedeva conclusa la vicenda seguita dal pm di Pescara Di Stefano. Il deposito della perizia a luglio ha evidentemente accelerato la situazione”.

Argomenti