Allarme a Roma: Mattarella nel mirino degli ambientalisti

Allarme a Roma: Mattarella nel mirino degli ambientalisti

l’ultima mossa di Ultima Generazione contro il DDL Ecoproteste: una campagna di mailbombing mirata a Sergio Mattarella.

In un contesto di crescente attenzione alle questioni ambientali, Ultima Generazione, un gruppo di attivisti ambientalisti, ha lanciato una campagna di “mailbombing” rivolta al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. L’obiettivo? Sollecitare il Capo dello Stato a non firmare il disegno di legge (ddl) Ecoproteste, già approvato dal Parlamento, che prevede severe sanzioni contro le manifestazioni ambientaliste e il danneggiamento dei monumenti.

Sergio Mattarella

Oltre 7.000 email inviate: la voce dei cittadini raggiunge il Quirinale

Questa campagna ha già visto l’invio di più di 7.000 email, avvicinandosi rapidamente all’obiettivo prefissato di 12.800 lettere. Gli attivisti invitano i cittadini a partecipare attivamente, inviando messaggi al Presidente per esprimere il loro dissenso verso il provvedimento.

Il ddl in questione prevede sanzioni pecuniarie che variano dai 10.000 ai 60.000 euro, oltre alla possibilità di pene detentive nei casi più gravi. Inoltre, si richiede il risarcimento dei danni causati ai monumenti e alle opere artistiche. Su questo punto, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha espresso una posizione ferma, sostenendo che i responsabili dei danni debbano coprire i costi di restauro, sollevando così i cittadini italiani da tale onere.

La reazione degli eco-attivisti: tra accuse di intolleranza e difesa delle proteste pacifiste

Gli eco-attivisti di Ultima Generazione hanno risposto con preoccupazione, accusando il governo di tolleranza verso gruppi neofascisti e di intransigenza nei confronti di chi protesta per un futuro sostenibile. Queste dichiarazioni riaccesero il dibattito sul fascismo nell’attuale contesto politico italiano. Gli attivisti hanno inoltre sottolineato la natura pacifica e non violenta delle loro proteste, pur riconoscendo che queste possono causare disagi, come nel caso di blocchi stradali, o danni al patrimonio artistico e culturale.

Un importante sostegno è arrivato da Giovanni Storti, noto attore del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Attraverso un video sui social, Storti ha ribadito l’importanza del dissenso e del disagio in una democrazia, considerandoli stimoli per l’ascolto e il dialogo piuttosto che per la repressione. Ha poi invitato il Presidente Mattarella a non firmare il ddl, sottolineando l’importanza dell’immagine della Repubblica in questo contesto.

In conclusione, la campagna di Ultima Generazione contro il ddl Ecoproteste rappresenta non solo una lotta per i diritti ambientali, ma anche un fondamentale dibattito sulla libertà di espressione e protesta in Italia, con implicazioni che vanno oltre le sole questioni ambientali.