Gli anziani in Italia sempre più soli: uno su sette a rischio isolamento, mentre il 16% degli over 65 non ha contatti settimanali.
L’isolamento sociale è una realtà sempre più preoccupante per gli anziani in Italia. Sono, infatti, allarmanti i dati più recenti raccolti dal sistema di sorveglianza “Passi d’Argento” dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Come riportato da Fanpage.it, circa uno su sette è a rischio isolamento mentre il 16% degli anziani over 65 non ha contatti con altre persone durante la settimana.
L’isolamento sociale per gli anziani: gli ultimi dati 2024
Il report dell’ISS evidenzia come il fenomeno dell’isolamento sociale riguardi una parte significativa degli anziani in Italia. Questo problema sembra essere più acuto nelle regioni del Sud Italia, dove i tassi di isolamento sono superiori alla media nazionale del 16%.
Nonostante ciò è la Valle d’Aosta – con un 42,5% di anziani in isolamento – che segna il picco più alto. Seguita da Calabria (30,1%) e Abruzzo (22,6%).
Il presidente dell’ISS, Rocco Bellatone, ha sottolineato l’urgenza di: “Spezzare il cerchio di solitudine che si stringe intorno agli anziani“. Ha, inoltre, ribadito che la solitudine non è solo una condizione psicologica, ma influisce profondamente anche sulla salute fisica e comportamentale degli over 65.
Tra gli effetti più comuni, l’isolamento può portare a disturbi del sonno, depressione, ansia e un generale declino del benessere fisico.
Insieme alla crescente preoccupazione per l’isolamento sociale, anche la partecipazione degli anziani ad attività di aggregazione rimane bassa.
Solo il 25% degli over 65 ha preso parte ad incontri o eventi sociali nel biennio 2022-2023, una percentuale in calo rispetto al 29% del 2018-2019.
La necessità di interventi mirati in Italia
La situazione descritta dal report dell’ISS richiede interventi mirati a livello locale e nazionale. È necessario promuovere politiche che favoriscano la socializzazione e l’inclusione degli anziani, soprattutto nelle aree più colpite dal fenomeno dell’isolamento.
“Oggi più che mai, in un mondo digitalizzato che può favorire l’isolamento, costruire reti e relazioni è essenziale per il benessere delle intere comunità” ha concluso Bellantone.