L’allarme di Bankitalia: nel 2020 quasi un milione di occupati in meno

L’allarme di Bankitalia: nel 2020 quasi un milione di occupati in meno

L’allarme di Bankitalia sul lavoro: quasi un milione di occupati in meno nel 2020.

ROMA – Un milione di occupati in meno nel 2020. E’ questo l’ultimo allarme lanciato da Bankitalia per il mondo del lavoro. Da via Nazionale hanno precisato come il numero delle persone con una occupazione si ridurrà il 4% mentre questa, misurata in termini di unità di lavoro equivalenti, diminuirebbe quest’anno di quasi il 10%. Nel 2021 si dovrebbe recuperare metà nel 2021.

Risultati che porterebbero all’azzeramento dell’aumento degli occupati cominciato nel 2014. Quindi, non solo si perderanno posti di lavoro, ma scenderà anche il quantitativo di ore di attività.

Lavoratori autonomi e irregolari

L’impatto negativo del coronavirus rischia di colpire maggiormente i lavoratori autonomi e quelli irregolari, ancora molti nel nostro Paese.

Nel breve periodo – si legge nella relazione finale di Bankitalia citata dal Corriere della Seragli ammortizzatori sociali contrastano l’impoverimento di ampi strati della popolazione e l’allargamento delle differenze economiche, accresciuti dalla maggiore presenza di lavoratori a basso reddito dei settori più colpiti“.

Coronavirus Parrucchieri

Il Def

Nella relazione Bankitalia si è soffermata anche sul Def. Secondo via Nazionale, il Governo ha inizio pandemia “ha promesso che nessuno perderà il lavoro a causa del coronavirus“.

Una dichiarazione smentita con il Documento di economia e finanza dove si prevede un calo di mezzo milione di occupati al termine del 2020. Numeri che non coincidono con quanto ipotizzato da Bankitalia che prevede un calo di circa un milione di persone.

Si tratta di numeri che dovranno essere confermati con il passare dei mesi. La speranza da parte del Governo è di riuscire a ripartire nella seconda parte dell’anno ma le premesse non sono positive. I dati sugli occupati a fine anno rischiano di essere negativi con il 2021 che potrà rappresentare la ripartenza anche se per recuperare le perdite registrate per la pandemia ci vorrà molto tempo.